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QUALE TIPO DI
INSEGUITORI SOLARE CONVIENE SCEGLIERE?
1) SCELTA DEL SISTEMA DI INSEGUIMENTO
La scelta del sistema di inseguimento dipende da numerosi fattori, che includono le dimensioni e le caratteristiche sia della struttura sia del luogo di installazione, la latitudine e le condizioni meteorologiche e climatiche locali, etc. Tipicamente, gli inseguitori biassiali vengono impiegati nei piccoli impianti residenziali e nei Paesi che godono di incentivi molto elevati. Invece, negli altri casi e per i grandi parchi fotovoltaici, risultano indicati gli inseguitori monoassiali di rollio, per sfruttare i bassi costi, nonché la semplicità e robustezza dell'installazione, che permette grandi risparmi di scala a fronte di un miglioramento comunque interessante nella produzione di energia, che è rilevante soprattutto di pomeriggio. Gli inseguitori monoassiali di azimut, invece, sono adatti per le alte latitudini, dove il Sole non raggiunge altezze elevate nel cielo: quindi non per l'Italia, dove un'ottima soluzione - considerata la sua economicità - può essere rappresentata dagli inseguitori monoassiali di tilt.
2) LE GRANDI CLASSI DI INSEGUITORI
Gli inseguitori solari sono dei dispositivi che, attraverso opportuni movimenti meccanici, permettono di far "inseguire" il movimento apparente del Sole nel cielo - o almeno di far orientare in maniera favorevole rispetto ai suoi raggi - a un modulo solare: un pannello fotovoltaico, un pannello solare termico, un concentratore solare con riflettore o lenti, etc. Lo scopo è quello di massimizzare l'efficienza del modulo nella produzione di energia elettrica o termica. Gli inseguitori si possono classificare soprattutto in base a tre elementi: (1) il numero di assi e la loro orientazione (si parla quindi di inseguitori monoassiali di tilt, monoassiali di rollio, etc.), (2) il tipo di meccanismo di orientamento, (3) la tipologia di comando elettronico. Un inseguitore monoassiale permette una maggiore produzione di energia del 10-30% rispetto ad un impianto fisso, a seconda del tipo di montaggio e di movimento. Un inseguitore biassiale, invece, può permettere un incremento del 35-40%, a seconda dei diversi modelli.
3) SVANTAGGI: IL PROBLEMA DELL'USURA
Pur richiedendo una manutenzione semplice costituita da un'ispezione ed una lubrificazione annuale (oltre a una verniciatura della loro struttura, tipicamente in acciaio), gli inseguitori solari vanno inevitabilmente incontro a problemi meccanici derivanti dall'usura dei servomeccanismi e delle parti mobili che si verifica nel corso del tempo - specie in ambienti altamente corrosivi come quelli vicini al mare o in località industriali inquinate - con conseguenti cali di produzione o "stop" dell'impianto. Infatti, le parti meccaniche degli inseguitori sono poco sollecitate, ma sottoposte per almeno 20 anni a condizioni atmosferiche gravose. Per tale ragione, i sistemi di inseguimento basati su meccanismi idraulici sono in genere preferibili a quelli che impiegano motori elettrici, più facilmente ossidabili e soggetti alla necessità di una loro sostituzione. Pertanto, l'impiego più proficuo degli inseguitori solari è quello nei grandi impianti a terra, cioè in sistemi da svariate decine di kW o superiori al MW.
4) QUANTO È L'AUTOCONSUMO DI ENERGIA?
Gli inseguitori biassiali - a differenza di quelli monoassiali, che possono avere un'alimentazione passiva, cioè non elettrica (ad es. un sistema idraulico a gas compresso messo in funzione dal calore solare stesso, che lo dilata) - sono movimentati da servomeccanismi attivi, cioè alimentati elettricamente: in pratica, motori elettrici governati da un'unità logica. Di conseguenza, nonostante i motori in questione non siano continuamente accesi bensì utilizzati solo a intervalli discreti di tempo (tipicamente, operano solo per 30-45 minuti al giorno), essi hanno comunque un consumo di energia, che tuttavia risulta dell'ordine dell'1% dell'energia prodotta: ad es., per un inseguitore biassiale di medie dimensioni che ospiti 25 mq di pannelli fotovoltaici, tale autoconsumo è minore di 100 watt al giorno. Perciò, l'autoconsumo di energia di un inseguitore solare non costituisce un problema, e non può neppure rappresentare un criterio di scelta o di preferenza fra inseguitori, o fra alimentazione attiva o passiva.
5) GLI INSEGUITORI PER CONCENTRATORI FOTOVOLTAICI
Gli inseguitori solari, mentre per i pannelli fotovoltaici tradizionali rappresentano un "optional", sono fondamentali per gli innovativi sistemi o pannelli fotovoltaici a concentrazione, nei quali occorre che il Sole venga continuamente puntato e seguito affinché i suoi raggi possano essere opportunamente concentrati, ad es., da una sorta di specchio di forma parabolica o da un'apposita lente. Pertanto, tali pannelli necessitano di essere montati su un inseguitore mono- o bi-assiale, a seconda che la concentrazione avvenga lungo una o due dimensioni. Tuttavia, gli inseguitori utilizzati per i sistemi fotovoltaici a concentrazione devono essere molto più precisi: nei sistemi a bassa concentrazione, occorre che l'errore nell'inseguimento sia entro +/-2,0° affinché si produca il 90% della potenza elettrica nominale attesa (con i pannelli fotovoltaici tradizionali, invece, è sufficiente un errore di +/-5°), mentre nei sistemi ad alta concentrazione occorre che sia entro +/-0,1° per ottenere lo stesso risultat
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INDICE
HOMEPAGE E INDICE COMPLETO
LE TECNOLOGIE PRINCIPALI DI CUI MI OCCUPO
UNA GUIDA AGLI INCENTIVI STATALI
GLI 8 PASSI PER UN IMPIANTO "CHIAVI IN MANO"
LA PROGETTAZIONE DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO
COME OTTENERE UN FINANZIAMENTO BANCARIO
IMPIANTI RESIDENZIALI: (1) FOTOVOLTAICI - (2) EOLICI
ESEMPIO DI IMPIANTO FOTOVOLTAICO PER PICCOLA IMPRESA
ESEMPIO DI IMPIANTO FOTOVOLTAICO INDUSTRIALE
ES. DI GRANDI IMPIANTI INDUSTRIALI (EOLICO E SOLARE TERMODINAMICO)
LE 20 RAGIONI DEL "BOOM" DEL FOTOVOLTAICO
IL REGIME DI "SCAMBIO SUL POSTO" NEL FOTOVOLTAICO
QUANTO COSTA UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO?
PREVENTIVO DI IMPIANTO FV SU TETTO DA: 3 kW - 6 kW - 15 kW - 200 kW
PREVENTIVO DI IMPIANTO FV SU PENSILINE DA: 10 kW - 500 kW
BUSINESS PLAN DI IMPIANTO FV A TERRA DA: 100 kW - 1 MW
BUSINESS PLAN DI IMPIANTO FV SU SERRA DA: 50 kW - 1 MW
USARE LE BIOMASSE COME FONTE DI ENERGIA
TERRENI CANTIERABILI IN AFFITTO: UN NUOVO BUSINESS
LA "CASA ECOLOGICA" E IL RISPARMIO ENERGETICO
UN IMPIANTO SOLARE TERMICO COMBINATO
RIVOLUZIONE FOTOVOLTAICA - IL FOTOVOLTAICO DI TERZA GENERAZIONE
RIVOLUZIONE FOTOVOLTAICA - LE PELLICOLE E LE VERNICI FOTOVOLTAICHE
CELLE SOLARI - I PRINCIPALI TIPI DI CELLE FOTOVOLTAICHE RIGIDE
CELLE SOLARI - CELLE POLIMERICHE, ORGANICHE, IBRIDE, A PIGMENTI
CELLE SOLARI - LA RIVOLUZIONE NANOTECNOLOGICA ED I NANOMATERIALI
CELLE SOLARI - ESEMPI DI CELLE FOTOVOLTAICHE DI TERZA GENERAZIONE
PANNELLI FOTOVOLTAICI - I PRINCIPALI TIPI DI MODULI SUL MERCATO
PANNELLI FOTOVOLTAICI - I COLORATI, BIFACCIALI, CILINDRICI, ETC.
PANNELLI FOTOVOLTAICI - I PANNELLI CINESI SONO UNA BUONA SCELTA?
PANNELLI FOTOVOLTAICI - I SISTEMI MOLTIPLICATORI SOLARI (<2 X)
PANNELLI FOTOVOLTAICI - I PANNELLI A BASSA CONCENTRAZIONE (2-20 X)
PANNELLI FOTOVOLTAICI - I PANNELLI A MEDIA CONCENTRAZIONE (20-500 X)
PANNELLI FOTOVOLTAICI - I PANNELLI AD ALTA CONCENTRAZIONE (>500 X)
PANNELLI FOTOVOLTAICI - QUANTO COSTA UN PANNELLO A CONCENTRAZIONE
PANNELLI FOTOVOLTAICI - PANNELLI A CONCENTRAZIONE VS. TRADIZIONALI
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CONCENTRATORI FOTOVOLTAICI - VARI SISTEMI A BASSA CONCENTRAZIONE
CONCENTRATORI FOTOVOLTAICI - VARI SISTEMI AD ALTA CONCENTRAZIONE
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