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Il Prezzo Delle Stufe A Pellet
Le stufe a pellet sono tra le soluzioni più apprezzate per il riscaldamento domestico grazie alla loro efficienza, al combustibile economico e rinnovabile, e alla possibilità di integrarsi con impianti esistenti. Il costo iniziale, tuttavia, varia sensibilmente in base alla tipologia, alla potenza e alla tecnologia installata.
Una stufa a pellet ad aria, che utilizza l’aria come fluido termovettore, ha un prezzo di listino che parte da circa 1.200 euro per i modelli più semplici, e può arrivare a 3.000 euro per i modelli canalizzati o dotati di tecnologie avanzate (modulazione automatica, telecomando, programmazione settimanale, ecc.).
Le stufe a pellet ad acqua (dette anche termostufe), che permettono di alimentare l’impianto di riscaldamento a termosifoni e anche di produrre acqua calda sanitaria, hanno un costo più elevato: il prezzo medio varia tra 2.500 e 4.500 euro, con punte che possono superare i 5.000 euro per modelli di potenza superiore a 20 kW.
A questi costi va aggiunto quello dell’installazione, che comprende:
- Collegamento idraulico e/o elettrico
- Installazione della canna fumaria o allacciamento a quella esistente
- Prima accensione e collaudo
Il costo di installazione è variabile: da 150 euro per i modelli più semplici fino a 600-800 euro per le versioni ad acqua collegate all’impianto esistente. Il solo montaggio della canna fumaria costa in media 30 euro/m, ma può arrivare anche a 50 euro/m se sono necessari lavori murari.
In sintesi, per una stufa a pellet ad aria installata in un ambiente unico o in un piccolo appartamento, il costo chiavi in mano può aggirarsi sui 1.800-3.500 euro, mentre per una termostufa a pellet ad acqua si parte da 3.000 euro e si può arrivare facilmente a 6.000 euro.
A questi si sommano i costi di manutenzione annuale obbligatoria, che comprende la pulizia della canna fumaria, dei componenti interni e delle parti di combustione. Il prezzo per un intervento professionale si aggira tra gli 80 e i 150 euro.
Infine, vanno considerati i costi accessori: eventuali moduli Wi-Fi, kit di canalizzazione, vasi di espansione o scambiatori per integrazione con il solare termico possono aggiungere dai 200 ai 1.000 euro all’investimento complessivo.
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Come Rendere Efficiente La Vostra Stufa A Pellet
Per ottenere il massimo rendimento da una stufa a pellet, è fondamentale adottare buone pratiche di utilizzo e manutenzione. Una stufa pulita e ben regolata non solo riscalda meglio, ma consuma meno pellet e dura più a lungo.
Pulizia ordinaria
Ogni volta che la stufa viene utilizzata, al termine del ciclo è importante:
- Rimuovere la cenere dalla camera di combustione
- Pulire il braciere e le bocchette di ventilazione
- Verificare lo stato dei vetri, che devono essere trasparenti per garantire una combustione corretta
Le ceneri residue possono ostruire le vie d’aria e compromettere l’efficienza. La frequenza della pulizia dipende dall’intensità d’uso, ma in media si consiglia di eseguire una pulizia leggera ogni giorno o ogni due giorni.
Pulizia mensile e semestrale
Ogni mese, occorre:
- Pulire i condotti di afflusso dell’aria, utilizzando un compressore o un aspiratore
- Verificare il tiraggio della canna fumaria
- Ispezionare le guarnizioni dello sportello
Due volte l’anno (o comunque ogni 3-4 mesi), è consigliabile aprire completamente la stufa e procedere con una pulizia approfondita, comprensiva della coclea di alimentazione, dello scambiatore e della parte superiore della camera di combustione.
Una manutenzione regolare non solo migliora il rendimento della stufa (fino al 90% per i modelli ad alta efficienza), ma è anche obbligatoria per legge e condizione necessaria per mantenere la validità della garanzia.
Qualità del pellet
Un aspetto spesso sottovalutato è la qualità del combustibile. I pellet certificati ENplus A1 garantiscono un potere calorifico elevato (≥4,6 kWh/kg), bassi residui di ceneri (<0,7%) e un contenuto di umidità inferiore al 10%. L’utilizzo di pellet scadente può causare:
- Accumulo di cenere
- Ostruzioni
- Riduzione del rendimento
- Maggiori costi di manutenzione
Il pellet va conservato in luoghi asciutti e ben ventilati, lontano da fonti di umidità.
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Il Bonus Sull’Irpef Per Chi Compra Una Stufa A Pellet
Uno dei principali vantaggi dell’installazione di una stufa a pellet è la possibilità di accedere alle detrazioni fiscali previste dalla normativa italiana in materia di riqualificazione energetica.
Ecobonus 50% (ex 65%)
Fino al 2020, l’Ecobonus per le stufe a pellet era del 65%, ma oggi l’incentivo è sceso al 50%, comunque molto vantaggioso. Possono beneficiarne:
- Proprietari di immobili esistenti (non nuove costruzioni)
- Titolari di diritti reali (usufrutto, uso, abitazione)
- Conduttori in affitto
Per ottenere la detrazione è necessario che:
- La stufa abbia un rendimento superiore al 70%
- Sia installata da un tecnico abilitato
- Sia asseverata da un tecnico o da una dichiarazione del produttore
- Sia trasmessa all’ENEA entro 90 giorni dalla fine lavori
La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali e il tetto massimo di spesa agevolabile è 30.000 euro.
Bonus ristrutturazione 50%
In alternativa, è possibile sfruttare la detrazione per ristrutturazione edilizia, anch’essa al 50%, ma senza obbligo di elevati requisiti energetici. Basta che l’intervento sia considerato manutenzione straordinaria e che venga effettuato su un edificio esistente.
Anche in questo caso, le spese devono essere sostenute con bonifico parlante e documentate con fatture, certificazioni e dichiarazioni di conformità.
Conto Termico 2.0
Oltre alle detrazioni Irpef, per alcune stufe a pellet certificate è possibile ottenere un incentivo diretto con il Conto Termico, erogato dal GSE. Il contributo può coprire fino al 65% della spesa sostenuta, ma è legato alla sostituzione di un impianto preesistente (es. caminetto, stufa a legna).
Il pagamento avviene in un’unica rata fino a 5.000 euro, entro 90 giorni dall’approvazione.
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Il Consumo Giornaliero Di Una Stufa A Pellet
Il consumo di pellet di una stufa dipende da:
- Potenza termica (in kW)
- Isolamento dell’abitazione
- Superficie da riscaldare
- Zona climatica
- Durata giornaliera di utilizzo
- Tipo di stufa (ad aria o ad acqua)
Una stufa da 6 kW usata in una casa ben coibentata può consumare mediamente 0,7-1,2 kg di pellet/ora, con un’autonomia giornaliera di circa 10-15 kg (1-1,5 sacchi da 15 kg).
Per case di 80-100 mq, in zona climatica D (es. Roma), si consumano circa:
- 0,5 tonnellate/mese in inverno moderato
- 0,7-1 tonnellata/mese in zone più fredde
Una termostufa da 20 kW che alimenta anche l’acqua calda può arrivare a consumare 2-3 kg/ora, soprattutto se abbinata a radiatori ad alta temperatura.
In condizioni estreme (es. casa su due piani da 130 mq, con -5°C esterni), il consumo può salire fino a 2 kg/h, ovvero 30 kg/giorno se tenuta accesa ininterrottamente.
A oggi (2025), il costo del pellet varia tra 6,50 e 8,50 euro per sacco da 15 kg, cioè 430-560 euro/tonnellata. I consumi annuali medi per una casa riscaldata a pellet sono di 1,5-2,5 tonnellate/anno, con una spesa tra 700 e 1.400 euro, nettamente inferiore a quella del metano o del gasolio, soprattutto in aree non metanizzate.
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Come Si Usa In Pratica Una Stufa A Pellet
L’utilizzo di una stufa a pellet è relativamente semplice, ma occorre seguire alcune indicazioni operative per garantirne l’efficienza e la sicurezza.
Caricamento del pellet
La maggior parte delle stufe presenta una tramoggia superiore (serbatoio) in cui va versato il pellet. La capacità varia da 15 a 30 kg, con un’autonomia che va da 10 a 36 ore, in base alla potenza e al livello di modulazione.
Non bisogna mai riempire la tramoggia fino all’orlo, per evitare ostruzioni nella coclea (vite senza fine) che alimenta il braciere.
Accensione
Le moderne stufe sono dotate di accensione automatica, tramite resistenza elettrica. Alcuni modelli richiedono la prima accensione manuale (con fiammifero o accenditore), ma la maggior parte si attiva:
- All’impostazione del termostato
- Alla programmazione oraria settimanale
- Alla ricezione di un comando remoto (Wi-Fi, App)
Il ciclo di accensione può durare 15-30 minuti, durante i quali il ventilatore si attiva gradualmente.
Regolazione della temperatura
Le stufe possono essere regolate:
- In potenza termica (da 1 a 5 livelli)
- In temperatura ambiente
- Con modulazione automatica
I modelli più evoluti mantengono la temperatura impostata variando la quantità di pellet bruciata e la velocità delle ventole, con sensori di temperatura integrati.
Spegnimento
La stufa si spegne automaticamente al raggiungimento della temperatura, oppure manualmente. Il ciclo di spegnimento dura 10-15 minuti per consentire il raffreddamento delle componenti e l’espulsione dei fumi residui.
Conclusioni: Conviene Una Stufa A Pellet?
La stufa a pellet è oggi una scelta intelligente per chi desidera un impianto di riscaldamento:
- Autonomo
- Economico
- Ecologico
- Facile da usare
Rispetto al gas metano o al gasolio, il pellet garantisce costi minori e minori emissioni, pur richiedendo una gestione più attiva da parte dell’utente.
Grazie agli incentivi fiscali (Ecobonus, Bonus ristrutturazioni, Conto Termico), è possibile ridurre notevolmente il costo iniziale e ammortizzare l’investimento in pochi anni.
La scelta tra una stufa ad aria o una stufa ad acqua dipende dalle dimensioni dell’abitazione, dalla presenza di altri impianti e dalle esigenze personali.
Con un impiego corretto, una stufa a pellet può rappresentare una delle soluzioni più efficaci per affrontare i mesi invernali con comfort, risparmio e sostenibilità.