1) TIPOLOGIE DI SCALDABAGNO ELETTRICO: PRO E CONTRO
Uno scaldabagno elettrico normale rappresenta ancora oggi una delle soluzioni più diffuse per la produzione di acqua calda sanitaria, soprattutto negli appartamenti sprovvisti di impianti a gas. Il suo principale vantaggio risiede nella semplicità d’installazione, nel costo contenuto all’acquisto e nella possibilità di essere impiegato praticamente ovunque, a condizione che ci sia una presa elettrica adeguata.
Tuttavia, se si desidera il massimo dell’efficienza e un vero risparmio energetico nel lungo periodo, esistono opzioni più avanzate, come:
- Scaldabagni con pompa di calore: rappresentano il top in termini di efficienza, poiché assorbono calore dall’aria ambiente anziché convertirlo interamente dall’elettricità. Costano di più, ma abbattono i consumi fino al 70% rispetto ai modelli tradizionali, permettendo di ammortizzare l’investimento nel tempo.
- Scaldabagni istantanei (senza serbatoio): scaldano l’acqua solo quando serve, eliminando le perdite per mantenimento in temperatura. Sono ideali per piccoli consumi, ma meno adatti a grandi famiglie.
- Solare termico (pannelli solari): rappresenta la tecnologia più “green” in assoluto. Tuttavia, il costo iniziale può essere molto alto, anche se parzialmente compensato dagli incentivi statali o detrazioni fiscali. In alcune condizioni (ad es. con autocostruzione), possono essere una scelta vantaggiosa.
Se da un lato i modelli più economici possono attrarre per il prezzo, dall’altro un apparecchio più evoluto può tradursi in un risparmio tangibile in bolletta negli anni successivi. Per questo è importante fare una scelta ponderata, guardando non solo al prezzo iniziale ma anche ai consumi energetici annuali.
2) IL CONSUMO ELETTRICO DI UNO SCALDABAGNO: QUANTO INCIDE IN BOLLETTA
Un tipico scaldabagno elettrico ha una potenza compresa fra i 1.000 e i 2.000 watt, e lavora principalmente durante la prima ora di accensione, per poi riattivarsi solo periodicamente al fine di mantenere l’acqua in temperatura.
Sebbene l’efficienza di conversione sia elevata (circa il 99%), poiché utilizza resistenze elettriche, il vero limite di questi apparecchi è l’elevato costo dell’elettricità rispetto ad altre fonti energetiche. Questo significa che un utilizzo quotidiano poco attento può pesare anche per il 20% del totale della bolletta elettrica familiare.
Per esempio:
- Un apparecchio da 1.000 W acceso per 6 ore al giorno consuma circa 6 kWh al giorno, pari a circa 2 € al giorno (considerando un prezzo medio di 0,33 €/kWh nel 2025).
- In un anno, tale consumo corrisponde a oltre 700 €, una cifra significativa.
Questo rende indispensabile ottimizzare l’uso dello scaldabagno, preferendo le fasce orarie con tariffe elettriche agevolate (F2 e F3) e abbinando il dispositivo a cronotermostati o timer programmabili.
Inoltre, posizionare lo scaldabagno il più vicino possibile ai punti di erogazione dell’acqua calda (docce, lavelli) permette di minimizzare le dispersioni e l’inutile consumo di energia nel riscaldare tubazioni.
3) COME SCEGLIERE LO SCALDABAGNO DELLA GIUSTA DIMENSIONE
Uno degli errori più comuni nella scelta dello scaldabagno è il sovradimensionamento o, al contrario, l’acquisto di un apparecchio troppo piccolo.
Un apparecchio sottodimensionato porterà inevitabilmente a disagi (docce fredde, lunghi tempi di attesa per il riscaldamento), mentre uno sovradimensionato comporta sprechi energetici, dovendo mantenere in temperatura una quantità d’acqua superiore al necessario.
Ecco alcune linee guida indicative per la scelta:
- 1-2 persone: 80-120 litri
- 3-4 persone: 150-200 litri
- 5 o più persone: oltre 200 litri, eventualmente con sistemi a doppio accumulo
Va tenuto presente che il consumo dipende anche dal comportamento d’uso: fare la doccia a distanza di tempo, invece che contemporaneamente, permette di usare un serbatoio più piccolo. Inoltre, negli scaldabagni istantanei, la portata (l/min) deve essere sufficiente a soddisfare le esigenze contemporanee, ma in genere questi modelli non vanno oltre i 12-15 litri al minuto.
Un ulteriore criterio di scelta riguarda lo spazio disponibile per l’installazione: per esempio, in piccoli appartamenti può essere necessario optare per modelli compatti, eventualmente installabili sotto il lavello o sopra al lavandino.
4) COME RIDURRE I CONSUMI DI ENERGIA: CONSIGLI PRATICI
Esistono numerose strategie, semplici ed economiche, per abbattere i consumi di energia legati allo scaldabagno elettrico:
- Isolamento termico dell’involucro: applicare una copertura in materiale isolante riduce la dispersione di calore. Ci sono kit specifici in vendita, oppure si può ricorrere a semplici pannelli di poliuretano o lana di roccia.
- Regolazione della temperatura del termostato: non è necessario impostare la temperatura a 70°C. Valori tra i 45-50°C sono più che sufficienti per l’uso domestico e riducono il fabbisogno energetico.
- Timer e accensioni programmate: attivare lo scaldabagno solo nelle ore di effettivo utilizzo evita sprechi. Ad esempio, accenderlo 2 ore prima della doccia e spegnerlo subito dopo.
- Docce a basso flusso: sostituire lo spruzzatore con un soffione a basso consumo può dimezzare la quantità di acqua usata, riducendo anche la richiesta di calore.
- Staccare l’apparecchio in assenza prolungata: quando si parte per qualche giorno, è buona norma spegnere completamente lo scaldabagno.
Tutti questi accorgimenti, se adottati in sinergia, possono portare a una riduzione dei consumi fino al 40% senza impatto sul comfort.
5) COME STIMARE IL FABBISOGNO DI ACQUA CALDA DELLA FAMIGLIA
Il primo passo per dimensionare correttamente uno scaldabagno è stimare il fabbisogno medio di acqua calda in base alle abitudini familiari.
Ecco alcune medie orientative:
- Doccia: 25-30 litri
- Bagno in vasca: 80-120 litri
- Lavaggio piatti (a mano): 10-15 litri
- Lavandino bagno: 3-5 litri
Una famiglia di 4 persone che fa la doccia quotidianamente può facilmente superare i 100-120 litri/giorno di acqua calda. Tuttavia, se le docce vengono fatte in momenti diversi, è possibile utilizzare uno scaldabagno più piccolo.
Per stimare il fabbisogno totale si può usare la seguente formula:
Volume utile richiesto (litri) = n° persone × litri/doccia × coefficiente di simultaneità
Il coefficiente di simultaneità vale:
- 1,2 se le docce sono tutte nello stesso orario
- 0,8 se distribuite nella giornata
Infine, per ridurre il consumo di acqua calda è possibile installare riduttori di flusso su tutti i rubinetti e adottare comportamenti virtuosi (chiudere l’acqua durante l’insaponatura, ridurre i tempi sotto la doccia).
CONCLUSIONI: COME RISPARMIARE DAVVERO SULL’ACQUA CALDA
Scegliere uno scaldabagno elettrico non significa solo comprare un elettrodomestico, ma effettuare una vera scelta energetica per la propria casa. Un apparecchio poco efficiente o mal gestito può generare costi nascosti molto elevati nel tempo. Al contrario, una scelta ragionata, un buon dimensionamento e l’adozione di semplici accorgimenti possono trasformare questo dispositivo in un alleato del risparmio.
In sintesi:
- Valutate le vostre esigenze reali e scegliete un apparecchio di potenza e volume adeguati.
- Preferite modelli ad alta efficienza o con tecnologia innovativa (pompa di calore).
- Usate l’apparecchio in modo intelligente, integrandolo con sistemi di controllo e isolamento.
- Affiancate lo scaldabagno a soluzioni come pannelli solari termici o impianti fotovoltaici con accumulo, per ridurre la dipendenza dalla rete elettrica.
Il futuro dell’efficienza domestica passa anche da qui.