Come Riscaldare Casa Con Una Pompa Di Calore Aria-Acqua

  1. I Vantaggi Di Una Pompa Di Calore Aria-Acqua

Le pompe di calore aria-acqua rappresentano una delle soluzioni più interessanti e sostenibili per riscaldare un’abitazione, sia da un punto di vista energetico che economico. Le versioni di nuova generazione, in particolare quelle ad alta temperatura, sono capaci di riscaldare l’acqua fino a 65-70°C, rendendole compatibili anche con i sistemi tradizionali a radiatori, senza la necessità di sostituire l’impianto esistente.

Questa versatilità costituisce un vantaggio significativo per chi desidera abbandonare il gas metano, ridurre la dipendenza da fonti fossili e contenere le emissioni di CO₂, pur continuando a utilizzare l’impianto con termosifoni.

Un altro punto a favore è l’utilizzo dell’acqua calda prodotta anche per scopi sanitari, eliminando la necessità di scaldabagni elettrici o a gas. Alcune unità includono un bollitore integrato, altre possono essere collegate a un accumulo sanitario esterno.

Il ciclo inverso di funzionamento, possibile nelle pompe di calore reversibili, consente inoltre di produrre acqua refrigerata per il raffrescamento estivo, ampliando l’utilizzo dell’impianto a tutto l’anno. Tuttavia, per raffrescare efficacemente, non si possono usare i tradizionali termosifoni: è necessario disporre di terminali a bassa temperatura, come pannelli radianti (a pavimento, parete o soffitto) oppure ventilconvettori (fan coil), che richiedono temperature dell’acqua comprese tra i 15 e i 35°C.

Nel complesso, una pompa di calore aria-acqua:

  • Riduce i costi di gestione rispetto al gas o gasolio;
  • Permette l’autonomia energetica se abbinata a un impianto fotovoltaico;
  • Si adatta sia a impianti nuovi che esistenti (con alcune condizioni);
  • È incentivata con detrazioni fiscali come il Superbonus (se ancora disponibile) o l’Ecobonus 65%;
  • Rende possibile un raffrescamento estivo ecologico, senza dover installare un sistema separato.

È chiaro quindi che la pompa di calore non è soltanto un’alternativa al riscaldamento tradizionale, ma un’evoluzione del modo in cui concepiamo la climatizzazione domestica.

 

  1. Le Prestazioni Di Una Pompa Di Calore Aria-Acqua

Per comprendere la convenienza di una pompa di calore è essenziale capire come viene misurata la sua efficienza. Il parametro principale è il COP (Coefficient of Performance), che esprime il rapporto tra l’energia termica resa e quella elettrica assorbita. In altre parole, un COP pari a 4 significa che per ogni kWh elettrico consumato, la pompa fornisce 4 kWh termici.

Tuttavia, il COP non è un valore costante, bensì dipende fortemente dalle condizioni operative. In particolare:

  1. Temperatura dell’aria esterna: è il parametro che incide maggiormente. Quando la temperatura esterna è più bassa (es. -5°C), l’aria contiene meno calore, e quindi il compressore lavora più duramente, abbassando il COP anche sotto 2. Al contrario, con aria a 10-15°C, il COP può salire sopra 4.
  2. Temperatura dell’acqua richiesta: impianti a bassa temperatura (come i pavimenti radianti) richiedono solo 30-35°C e permettono COP più alti. Alzando la temperatura (es. 60°C per i termosifoni) l’efficienza scende.
  3. Efficienza globale del sistema: comprende non solo la pompa, ma anche le perdite nella distribuzione, i cicli di sbrinamento, il rendimento del compressore e dell’elettronica di controllo.

Un altro parametro di riferimento è lo SCOP (Seasonal COP), che rappresenta la media stagionale dell’efficienza su un intero anno. Questo valore è oggi richiesto dalle normative europee per classificare le pompe di calore nella scala di efficienza energetica (da A+++ a D).

In Italia, nelle zone climatiche E ed F, dove gli inverni sono più rigidi, lo SCOP realistico di una pompa di calore varia tra 2,5 e 3,5, a seconda del tipo di impianto e della qualità del prodotto. Questo significa che in media, per ogni 1 kWh di energia elettrica, se ne ottengono 2,5-3,5 di calore.

È bene tenere a mente che una pompa di calore non sostituisce una caldaia 1:1 in termini di potenza disponibile. Va quindi correttamente dimensionata in base al fabbisogno termico dell’edificio, preferibilmente con un calcolo del carico termico eseguito da un tecnico.

 

  1. Informazioni Utili Sulle Pompe Di Calore Con Sorgente L’Aria

La pompa di calore aria-acqua è la tipologia più diffusa in ambito residenziale, grazie alla sua facilità di installazione e all’assenza di vincoli tecnici legati al terreno o all’acqua di falda. Essa sfrutta il calore contenuto nell’aria esterna, che è disponibile gratuitamente e in quantità illimitata, anche a temperature sottozero.

Il principio di funzionamento è quello della refrigerazione inversa: un fluido refrigerante assorbe calore dall’aria esterna (anche se fredda), lo comprime e lo cede all’acqua sanitaria o dell’impianto di riscaldamento tramite uno scambiatore di calore.

La pompa può essere installata:

  • All’esterno: tipicamente in giardino, terrazza o balcone. In tal caso bisogna considerare il rumore emesso (intorno ai 50-60 dB) e mantenere le distanze da finestre, confini e altre fonti di disturbo.
  • All’interno: in ambienti aerati come garage o cantine, purché ci sia sufficiente ricambio d’aria. Tuttavia, è meno comune per motivi pratici e acustici.

Poiché l’aria cambia drasticamente di temperatura tra estate e inverno, le prestazioni della pompa di calore non sono costanti. È quindi importante progettare l’impianto sulla base della temperatura di progetto minima invernale della propria zona climatica, così da evitare cali di potenza o consumi eccessivi nei giorni più freddi.

In condizioni limite, molte pompe di calore integrano resistenze elettriche di backup, oppure possono essere affiancate da un sistema ibrido con caldaia a gas. Ma con un buon dimensionamento, in abitazioni ben isolate, questi sistemi di supporto spesso non sono necessari.

L’integrazione con impianti solari fotovoltaici è una delle soluzioni più efficaci per migliorare la convenienza della pompa di calore, permettendo di auto-consumare energia pulita e ridurre drasticamente le bollette, soprattutto con i nuovi sistemi di accumulo.

 

  1. Quanto Si Risparmia Con Una Pompa Di Calore Aria-Acqua

Il risparmio energetico ed economico derivante dall’uso di una pompa di calore può essere molto significativo, ma dipende da numerosi fattori: la zona climatica, l’isolamento termico dell’abitazione, il tipo di impianto esistente e la fonte di energia usata in precedenza.

Per avere un’idea concreta, aggiorniamo alcuni dati con i valori medi 2025 (aggiornati rispetto a quelli del 2013 citati nel testo originale):

Come si può notare, solo la biomassa (legna o pellet) può battere la pompa di calore in termini di costo per kWh termico, ma va considerato che:

  • Le stufe a pellet o legna richiedono spazio per lo stoccaggio e una gestione manuale del combustibile;
  • Producono ceneri e emissioni locali, che vanno gestite e possono essere soggette a limitazioni regionali (es. divieti di accensione in Pianura Padana);
  • Non sempre sono adatte ad alimentare l’impianto idraulico esistente (serve un termocamino o caldaia a biomassa idraulica).

La pompa di calore, invece, è completamente automatica, silenziosa, non richiede ricariche di combustibile e può essere controllata da remoto con app e cronotermostati smart.

Inoltre, in combinazione con un impianto fotovoltaico, il costo dell’energia elettrica può scendere quasi a zero, portando il costo del kWh termico prodotto a livelli irraggiungibili per qualunque altro sistema.

Infine, grazie agli incentivi statali, come il Conto Termico 2.0 (fino a 2.500 € per una pompa di calore residenziale), l’Ecobonus 65% e, in alcuni casi, il Superbonus 90% (se applicabile in base all’ISEE e agli altri requisiti), l’investimento iniziale può essere ammortizzato in pochi anni.

 

  1. Il Raffrescamento Estivo Con Pompe Di Calore Aria-Acqua

Uno degli aspetti più interessanti delle pompe di calore reversibili è la possibilità di utilizzarle anche per il raffrescamento estivo, trasformandole di fatto in un sistema completo di climatizzazione annuale.

Nel funzionamento in ciclo inverso (raffrescamento attivo), la pompa estrae calore dall’acqua e lo rilascia all’esterno tramite lo stesso principio usato dai climatizzatori. La temperatura dell’acqua prodotta per il raffrescamento è solitamente compresa tra 15 e 20°C, sufficiente per raffreddare gli ambienti attraverso:

  • Ventilconvettori (fan coil): simili agli split dell’aria condizionata, funzionano bene sia in caldo che in freddo;
  • Pannelli radianti: pavimento, parete o soffitto. In questo caso, però, è necessario limitare l’umidità e la temperatura dell’acqua per evitare condense.

In alternativa, in alcune situazioni si può realizzare un sistema di raffrescamento passivo, ma questo è possibile solo con pompe di calore geotermiche, che scambiano direttamente calore con il sottosuolo.

Un ulteriore vantaggio delle pompe reversibili aria-acqua è che il calore “di scarto” del raffrescamento può essere recuperato per produrre acqua calda sanitaria, riducendo ulteriormente il fabbisogno energetico. Questa funzionalità, chiamata recupero di calore, è presente nei modelli più avanzati, dotati di scambiatore supplementare.

In un contesto moderno, dove estate e inverno richiedono uguale attenzione al comfort termico, poter disporre di un sistema unico per riscaldamento e raffrescamento rappresenta un notevole vantaggio in termini di spazio, efficienza e costi.