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I Vantaggi Di Una Pompa Di Calore Aria-Acqua
Le pompe di calore aria-acqua rappresentano una delle soluzioni più interessanti e sostenibili per riscaldare un’abitazione, sia da un punto di vista energetico che economico. Le versioni di nuova generazione, in particolare quelle ad alta temperatura, sono capaci di riscaldare l’acqua fino a 65-70°C, rendendole compatibili anche con i sistemi tradizionali a radiatori, senza la necessità di sostituire l’impianto esistente.
Questa versatilità costituisce un vantaggio significativo per chi desidera abbandonare il gas metano, ridurre la dipendenza da fonti fossili e contenere le emissioni di CO₂, pur continuando a utilizzare l’impianto con termosifoni.
Un altro punto a favore è l’utilizzo dell’acqua calda prodotta anche per scopi sanitari, eliminando la necessità di scaldabagni elettrici o a gas. Alcune unità includono un bollitore integrato, altre possono essere collegate a un accumulo sanitario esterno.
Il ciclo inverso di funzionamento, possibile nelle pompe di calore reversibili, consente inoltre di produrre acqua refrigerata per il raffrescamento estivo, ampliando l’utilizzo dell’impianto a tutto l’anno. Tuttavia, per raffrescare efficacemente, non si possono usare i tradizionali termosifoni: è necessario disporre di terminali a bassa temperatura, come pannelli radianti (a pavimento, parete o soffitto) oppure ventilconvettori (fan coil), che richiedono temperature dell’acqua comprese tra i 15 e i 35°C.
Nel complesso, una pompa di calore aria-acqua:
- Riduce i costi di gestione rispetto al gas o gasolio;
- Permette l’autonomia energetica se abbinata a un impianto fotovoltaico;
- Si adatta sia a impianti nuovi che esistenti (con alcune condizioni);
- È incentivata con detrazioni fiscali come il Superbonus (se ancora disponibile) o l’Ecobonus 65%;
- Rende possibile un raffrescamento estivo ecologico, senza dover installare un sistema separato.
È chiaro quindi che la pompa di calore non è soltanto un’alternativa al riscaldamento tradizionale, ma un’evoluzione del modo in cui concepiamo la climatizzazione domestica.
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Le Prestazioni Di Una Pompa Di Calore Aria-Acqua
Per comprendere la convenienza di una pompa di calore è essenziale capire come viene misurata la sua efficienza. Il parametro principale è il COP (Coefficient of Performance), che esprime il rapporto tra l’energia termica resa e quella elettrica assorbita. In altre parole, un COP pari a 4 significa che per ogni kWh elettrico consumato, la pompa fornisce 4 kWh termici.
Tuttavia, il COP non è un valore costante, bensì dipende fortemente dalle condizioni operative. In particolare:
- Temperatura dell’aria esterna: è il parametro che incide maggiormente. Quando la temperatura esterna è più bassa (es. -5°C), l’aria contiene meno calore, e quindi il compressore lavora più duramente, abbassando il COP anche sotto 2. Al contrario, con aria a 10-15°C, il COP può salire sopra 4.
- Temperatura dell’acqua richiesta: impianti a bassa temperatura (come i pavimenti radianti) richiedono solo 30-35°C e permettono COP più alti. Alzando la temperatura (es. 60°C per i termosifoni) l’efficienza scende.
- Efficienza globale del sistema: comprende non solo la pompa, ma anche le perdite nella distribuzione, i cicli di sbrinamento, il rendimento del compressore e dell’elettronica di controllo.
Un altro parametro di riferimento è lo SCOP (Seasonal COP), che rappresenta la media stagionale dell’efficienza su un intero anno. Questo valore è oggi richiesto dalle normative europee per classificare le pompe di calore nella scala di efficienza energetica (da A+++ a D).
In Italia, nelle zone climatiche E ed F, dove gli inverni sono più rigidi, lo SCOP realistico di una pompa di calore varia tra 2,5 e 3,5, a seconda del tipo di impianto e della qualità del prodotto. Questo significa che in media, per ogni 1 kWh di energia elettrica, se ne ottengono 2,5-3,5 di calore.
È bene tenere a mente che una pompa di calore non sostituisce una caldaia 1:1 in termini di potenza disponibile. Va quindi correttamente dimensionata in base al fabbisogno termico dell’edificio, preferibilmente con un calcolo del carico termico eseguito da un tecnico.
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Informazioni Utili Sulle Pompe Di Calore Con Sorgente L’Aria
La pompa di calore aria-acqua è la tipologia più diffusa in ambito residenziale, grazie alla sua facilità di installazione e all’assenza di vincoli tecnici legati al terreno o all’acqua di falda. Essa sfrutta il calore contenuto nell’aria esterna, che è disponibile gratuitamente e in quantità illimitata, anche a temperature sottozero.
Il principio di funzionamento è quello della refrigerazione inversa: un fluido refrigerante assorbe calore dall’aria esterna (anche se fredda), lo comprime e lo cede all’acqua sanitaria o dell’impianto di riscaldamento tramite uno scambiatore di calore.
La pompa può essere installata:
- All’esterno: tipicamente in giardino, terrazza o balcone. In tal caso bisogna considerare il rumore emesso (intorno ai 50-60 dB) e mantenere le distanze da finestre, confini e altre fonti di disturbo.
- All’interno: in ambienti aerati come garage o cantine, purché ci sia sufficiente ricambio d’aria. Tuttavia, è meno comune per motivi pratici e acustici.
Poiché l’aria cambia drasticamente di temperatura tra estate e inverno, le prestazioni della pompa di calore non sono costanti. È quindi importante progettare l’impianto sulla base della temperatura di progetto minima invernale della propria zona climatica, così da evitare cali di potenza o consumi eccessivi nei giorni più freddi.
In condizioni limite, molte pompe di calore integrano resistenze elettriche di backup, oppure possono essere affiancate da un sistema ibrido con caldaia a gas. Ma con un buon dimensionamento, in abitazioni ben isolate, questi sistemi di supporto spesso non sono necessari.
L’integrazione con impianti solari fotovoltaici è una delle soluzioni più efficaci per migliorare la convenienza della pompa di calore, permettendo di auto-consumare energia pulita e ridurre drasticamente le bollette, soprattutto con i nuovi sistemi di accumulo.
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Quanto Si Risparmia Con Una Pompa Di Calore Aria-Acqua
Il risparmio energetico ed economico derivante dall’uso di una pompa di calore può essere molto significativo, ma dipende da numerosi fattori: la zona climatica, l’isolamento termico dell’abitazione, il tipo di impianto esistente e la fonte di energia usata in precedenza.
Per avere un’idea concreta, aggiorniamo alcuni dati con i valori medi 2025 (aggiornati rispetto a quelli del 2013 citati nel testo originale):
Come si può notare, solo la biomassa (legna o pellet) può battere la pompa di calore in termini di costo per kWh termico, ma va considerato che:
- Le stufe a pellet o legna richiedono spazio per lo stoccaggio e una gestione manuale del combustibile;
- Producono ceneri e emissioni locali, che vanno gestite e possono essere soggette a limitazioni regionali (es. divieti di accensione in Pianura Padana);
- Non sempre sono adatte ad alimentare l’impianto idraulico esistente (serve un termocamino o caldaia a biomassa idraulica).
La pompa di calore, invece, è completamente automatica, silenziosa, non richiede ricariche di combustibile e può essere controllata da remoto con app e cronotermostati smart.
Inoltre, in combinazione con un impianto fotovoltaico, il costo dell’energia elettrica può scendere quasi a zero, portando il costo del kWh termico prodotto a livelli irraggiungibili per qualunque altro sistema.
Infine, grazie agli incentivi statali, come il Conto Termico 2.0 (fino a 2.500 € per una pompa di calore residenziale), l’Ecobonus 65% e, in alcuni casi, il Superbonus 90% (se applicabile in base all’ISEE e agli altri requisiti), l’investimento iniziale può essere ammortizzato in pochi anni.
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Il Raffrescamento Estivo Con Pompe Di Calore Aria-Acqua
Uno degli aspetti più interessanti delle pompe di calore reversibili è la possibilità di utilizzarle anche per il raffrescamento estivo, trasformandole di fatto in un sistema completo di climatizzazione annuale.
Nel funzionamento in ciclo inverso (raffrescamento attivo), la pompa estrae calore dall’acqua e lo rilascia all’esterno tramite lo stesso principio usato dai climatizzatori. La temperatura dell’acqua prodotta per il raffrescamento è solitamente compresa tra 15 e 20°C, sufficiente per raffreddare gli ambienti attraverso:
- Ventilconvettori (fan coil): simili agli split dell’aria condizionata, funzionano bene sia in caldo che in freddo;
- Pannelli radianti: pavimento, parete o soffitto. In questo caso, però, è necessario limitare l’umidità e la temperatura dell’acqua per evitare condense.
In alternativa, in alcune situazioni si può realizzare un sistema di raffrescamento passivo, ma questo è possibile solo con pompe di calore geotermiche, che scambiano direttamente calore con il sottosuolo.
Un ulteriore vantaggio delle pompe reversibili aria-acqua è che il calore “di scarto” del raffrescamento può essere recuperato per produrre acqua calda sanitaria, riducendo ulteriormente il fabbisogno energetico. Questa funzionalità, chiamata recupero di calore, è presente nei modelli più avanzati, dotati di scambiatore supplementare.
In un contesto moderno, dove estate e inverno richiedono uguale attenzione al comfort termico, poter disporre di un sistema unico per riscaldamento e raffrescamento rappresenta un notevole vantaggio in termini di spazio, efficienza e costi.