1) Dove E Come Si Può Tagliare Una Striscia LED
Le strisce LED, disponibili in versione monocolore o multicolore RGB, rappresentano una delle soluzioni più versatili, economiche e scenografiche per l’illuminazione domestica e professionale. Sono costituite da una sottile striscia flessibile – larga solitamente 8-12 mm e spessa circa 1 mm – sulla quale sono montati, in sequenza, piccoli chip LED e altri componenti elettronici. La maggior parte delle strisce offre almeno 60 LED per metro, ma ne esistono anche con densità maggiori per esigenze luminose elevate.
Una delle caratteristiche più apprezzate delle strip LED è la possibilità di essere tagliate in base alle esigenze progettuali. Questo permette di adattarle a spazi specifici, angoli irregolari, cornici di mobili, retroilluminazione per TV o quadri, o anche profili architettonici complessi.
Il taglio della striscia LED deve essere eseguito esclusivamente nei punti segnalati, di solito ogni 5 cm, dove si trovano dei simboli o linee tratteggiate con indicazioni grafiche (spesso una forbicina). In questi punti sono presenti delle piazzole di rame che consentono il ripristino del contatto elettrico tramite saldatura o connettori rapidi. Un taglio effettuato al di fuori di queste linee comprometterebbe il funzionamento della sezione tagliata.
Per eseguire il taglio è sufficiente un paio di forbici affilate, ma si raccomanda precisione. Dopo il taglio, la parte terminale della striscia può essere utilizzata se dotata di connettore o se viene correttamente connessa tramite gli appositi accessori. È possibile anche unire spezzoni tra loro per creare configurazioni personalizzate, come ad esempio una cornice quadrata dietro uno schermo TV, un contorno luminoso per mensole o una linea di luce continua sotto ai pensili della cucina.
Per fissare la striscia LED nella posizione desiderata, si può utilizzare l’adesivo preapplicato sul retro (presente nella maggior parte dei modelli), oppure un collante siliconico neutro che garantisca una maggiore tenuta e resistenza all’umidità e al calore.
È importante notare che se la striscia LED è rivestita da un film siliconico impermeabile (per uso esterno o in ambienti umidi), è necessario rimuoverne una piccola porzione per esporre le piazzole di saldatura o per inserire correttamente la striscia in un connettore.
2) Come Connettere Una Striscia LED Una Volta Tagliata
Una volta effettuato il taglio della striscia LED, il passo successivo è quello del collegamento elettrico. La modalità di connessione varia in base al tipo di striscia (monocolore o RGB), al sistema di alimentazione, e al tipo di connessione prevista (con saldatura o tramite connettori rapidi).
La procedura di base è la seguente:
- Rimuovere l’adesivo posteriore nel tratto finale della striscia (1-1,5 cm), per scoprire i contatti metallici. Nei modelli impermeabili, è necessario tagliare con attenzione anche la guaina protettiva.
- Allineare i contatti della striscia con i terminali del connettore. In genere, i contatti sono marcati con simboli come “+” e “-” per le strisce monocolore, oppure “R”, “G”, “B”, “+” per le RGB. È fondamentale mantenere la corrispondenza tra i terminali della striscia e quelli del connettore o dell’alimentatore, per evitare malfunzionamenti.
- Inserire la striscia nel connettore fino a battuta, assicurandosi che i terminali facciano contatto. I connettori più semplici si chiudono a scatto; altri, più professionali, richiedono l’uso di pinze o piccoli cacciaviti.
- Testare il collegamento, alimentando la striscia per verificarne il corretto funzionamento. Se la luce non si accende, provare a invertire il lato della striscia, oppure controllare la polarità del collegamento.
È possibile anche saldare direttamente dei cavetti alle piazzole della striscia LED. Questa soluzione è più stabile e duratura rispetto all’uso dei connettori, soprattutto in ambienti critici o dove vi è rischio di vibrazioni. Tuttavia, richiede una certa dimestichezza con il saldatore a stagno e attenzione nel non danneggiare la striscia con eccessivo calore.
Nel caso di strisce RGB, il collegamento deve tenere conto della gestione dei tre canali di colore. Ogni canale (rosso, verde, blu) va collegato al relativo terminale del controller, mentre il terminale comune (“+”) va all’alimentazione.
Se si desidera collegare due spezzoni di striscia tagliata, si può utilizzare un connettore a ponte (rigido o flessibile), oppure saldare dei cavetti intermedi. Il principio è lo stesso: i terminali devono corrispondere esattamente tra una striscia e l’altra.
3) I Vari Tipi Di Connettori Per Strisce LED
Per agevolare il montaggio e la personalizzazione delle strisce LED, esistono diversi tipi di connettori in commercio, ognuno pensato per specifiche esigenze applicative. Questi accessori rendono il collegamento elettrico semplice, veloce e sicuro, anche per chi non ha esperienza con la saldatura.
I principali tipi di connettori per strisce LED sono:
- Adattatori per alimentatore
Questi connettori sono progettati per collegare direttamente la striscia all’alimentatore a 12 V (o 24 V). Possono essere di tipo rigido, per collegamenti lineari, oppure flessibile, con un cavo intermedio. Hanno da un lato una presa per l’alimentatore (tipo jack DC), e dall’altro il morsetto per la striscia. Sono ideali per impianti base o per collegare rapidamente un pezzo di striscia. - Connettori a ponte flessibile
Consentono di collegare due spezzoni di striscia tra loro, anche se posizionati ad angolo. Il cavo flessibile tra le due estremità permette piegature fino a 180°, ed è utile in installazioni su cornici, mensole, scale o superfici non lineari. Garantisce continuità luminosa anche in zone con geometria complessa. - Connettori rigidi in linea
Utilizzati per collegare due tratti di striscia LED disposti in linea retta. Permettono un accoppiamento pulito e compatto, molto utile lungo battiscopa, mobili, scaffali o perimetri di pareti. Si fissano semplicemente a pressione o con un clic meccanico. - Connettori angolari
Servono per unire due spezzoni di striscia con un angolo a 90°, ad esempio per creare cornici o seguire il profilo di mobili e pareti. Disponibili sia in versione rigida sia flessibile, a seconda delle esigenze. - Connettori RGB a 4 o 5 pin
Specifici per le strisce a colori variabili, permettono di mantenere la continuità dei canali R, G, B (e talvolta il bianco supplementare nei modelli RGBW). Sono disponibili sia come adattatori per controller sia per collegamenti tra spezzoni.
Tutti questi connettori sono pensati per essere utilizzati senza utensili professionali, ma è sempre bene dotarsi di forbici e piccole pinze per migliorare la precisione del montaggio. In ambienti umidi o in esterno, è opportuno scegliere connettori impermeabili o proteggerli con guaina termorestringente.
4) I Vari Tipi Di Impianti Con Strisce LED
Le possibilità di progettare impianti con strisce LED sono pressoché infinite. A seconda delle esigenze estetiche, funzionali o architettoniche, si possono realizzare impianti molto semplici (una sola striscia con alimentatore), oppure sistemi complessi con strisce multiple, controller, telecomandi, centraline domotiche o sensori di movimento.
Le configurazioni più comuni si dividono in:
- Impianti a luce bianca fissa (2700 K, 4000 K o 6000 K): ideali per illuminazione funzionale (es. sotto i pensili della cucina, negli armadi o dietro la testiera del letto).
- Impianti a luce variabile (dim-to-warm o tunable white): consentono di regolare la temperatura di colore per adattarsi all’ambiente e al momento della giornata.
- Impianti RGB o RGBW: offrono infinite combinazioni di colore, gestibili con telecomando, app o assistenti vocali. Sono perfetti per effetti scenografici, illuminazione indiretta o ambienti creativi.
- Impianti in parallelo: in cui più strisce sono collegate a un unico controller o alimentatore, mantenendo la stessa luminosità e colore.
Ogni configurazione richiede una corretta valutazione della potenza totale assorbita e della lunghezza massima supportata dal circuito, al fine di evitare cali di tensione o malfunzionamenti. In generale, si consiglia di non superare i 5 metri continui per ciascuna linea, salvo l’uso di amplificatori di segnale o alimentatori supplementari.
Un impianto ben progettato parte sempre da uno schema di collegamento chiaro, in cui si considerano:
- la posizione delle strisce;
- il tipo di alimentatore (12 V o 24 V DC);
- la potenza per metro delle strisce (es. 10 W/m);
- la necessità di controller (per RGB);
- il tipo di comando (manuale, remoto o domotico).
5) Gli Impianti LED Strip A Striscia Unica E Colore Variabile Telecomandati
Uno degli impianti più semplici e scenografici da realizzare è quello con una singola striscia LED RGB controllata da telecomando. È una soluzione ideale per chi desidera un’illuminazione d’ambiente personalizzabile senza complicazioni tecniche.
Per realizzarlo servono solo tre componenti:
- Striscia LED RGB
Lunghezza variabile da 1 a 5 metri. Ogni metro consuma in media dai 7 ai 14 W, a seconda della densità dei LED. I modelli a doppia fila offrono maggiore intensità luminosa, ideali per installazioni in ambienti grandi. - Controller RGB con telecomando
Gestisce il segnale che determina il colore e la luminosità della luce. Alcuni modelli includono programmi predefiniti (transizioni, lampeggi, dissolvenze). I più moderni sono compatibili con app mobili o assistenti vocali (Alexa, Google Home). - Alimentatore DC a 12 V o 24 V
Deve avere una potenza superiore a quella totale della striscia. Se si installano 3 metri di striscia da 10 W/m, sarà necessario un alimentatore da almeno 30-36 W, per garantire un margine di sicurezza.
L’installazione è estremamente semplice: si collega l’alimentatore al controller, e il controller alla striscia LED. I connettori sono solitamente plug-and-play, senza bisogno di saldature o cavi volanti.
Per installazioni esterne o in ambienti umidi, è sufficiente utilizzare strisce con grado di protezione IP65 o superiore, e proteggere il controller e l’alimentatore in apposite scatole stagne.