La Tariffa ‘Fissa’ è una Trappola? Quando Ti Conviene (e Quando Ti Rovina)

Immaginate di firmare un contratto per la luce e il gas con una tariffa “fissa”, con la tranquillità di sapere esattamente quanto pagherete per ogni kWh o Smc per i prossimi 12, 24 o persino 36 mesi. Un sogno, vero? Soprattutto in un mercato energetico che, negli ultimi anni, ci ha abituati a montagne russe di prezzi e rincari improvvisi. Molte persone scelgono questa opzione proprio per sentirsi al sicuro, per “blindare” il prezzo e non avere più sorprese in bolletta.

Eppure, troppo spesso, quella che sembrava una scelta di prudenza si trasforma in una vera e propria trappola costosa. Quella tranquillità apparente può finire per farvi pagare molto, molto di più di quanto avreste fatto con altre soluzioni. La scelta della tariffa non è mai neutra, e solo con consapevolezza, dati alla mano, si può davvero risparmiare e non ritrovarsi con bollette salate.

  1. Il Problema: La Falsa Sicurezza Delle Offerte “Fisse”

Il motivo principale per cui la tariffa fissa luce e gas può diventare un problema risiede in un semplice principio di mercato: i fornitori di energia non sono enti di beneficenza. Quando vi propongono un prezzo bloccato per un lungo periodo, stanno facendo una scommessa, e di solito la fanno per vincere.

Ecco perché questa “sicurezza” è spesso illusoria e può costarvi cara:

  • I fornitori conoscono i trend di mercato meglio dei clienti: Le grandi compagnie energetiche hanno team di analisti che monitorano costantemente l’andamento dei prezzi all’ingrosso dell’energia (come il PUN per l’elettricità e il PSV per il gas) e fanno previsioni a lungo termine. Quando vi propongono una tariffa fissa, lo fanno inglobando un margine di rischio che serve a proteggerli da eventuali rincari futuri. Questo significa che il prezzo fisso che pagate è quasi sempre più alto del prezzo che pagherebbero loro sul mercato all’ingrosso in quel preciso momento.
  • La tariffa fissa include margini di sicurezza che fanno lievitare i prezzi: Immaginate che il fornitore debba coprirsi da un possibile aumento del 30% del costo dell’energia nei prossimi due anni. Per garantirvi il prezzo fisso, quel 30% (o parte di esso) viene già incluso nel prezzo al kWh o Smc che vi propongono. Se il mercato dovesse scendere, o restare stabile, voi continuerete a pagare quel margine di sicurezza, che si trasforma in un guadagno extra per il fornitore e una spesa in più per voi.

Vediamo qualche dato concreto, anche se il mercato cambia velocemente:

  • Durante il picco della crisi energetica (fine 2021-2022), i prezzi all’ingrosso sono schizzati alle stelle. In quel periodo, molte offerte fisse erano, paradossalmente, più convenienti rispetto alle variabili, perché garantivano un prezzo stabile quando il mercato era fuori controllo. Ma chi ha sottoscritto un fisso a quel prezzo, si è ritrovato legato a costi molto alti quando il mercato ha iniziato a scendere.
  • Nel 2023 e inizio 2024, i prezzi all’ingrosso hanno subito crolli significativi. Chi aveva una offerta energia fissa o variabile (indicizzata al mercato) ha beneficiato immediatamente di questi ribassi. Chi invece era legato a contratti fissi stipulati durante i picchi, si è ritrovato a pagare il doppio, a volte il triplo, rispetto a chi aveva una tariffa variabile. Ho visto artigiani legati a contratti da 0,48€/kWh bloccati per 24 mesi, mentre il mercato scendeva a 0,22€/kWh. Un’enormità!

L’impatto psicologico ed economico è devastante. Molte famiglie che pensavano di “dormire sonni tranquilli” si sono ritrovate a pagare il 20-30% in più ogni mese rispetto a chi aveva scelto un’offerta indicizzata o aveva saputo cogliere il momento giusto. Piccole aziende, che non potevano disdire il contratto senza penali, si sono viste legate a tariffe alte per mesi, erodendo i profitti e mettendo a rischio la loro stessa sopravvivenza. La falsa sicurezza si trasforma in una vera e propria trappola finanziaria.

  1. La mia Esperienza: Le Tariffe le Leggo, le Confronto e le Smonto da 20 Anni

Sono un consulente energetico indipendente e da oltre due decenni mi occupo di aiutare famiglie, liberi professionisti e aziende a navigare il complesso mondo delle utenze di luce e gas. La mia professione non è vendere contratti, ma tagliare sprechi e aiutare a fare scelte intelligenti e informate.

Ogni mese, confronto decine di offerte, analizzo clausole, penali, costi nascosti, e le sfumature che rendono un’offerta apparentemente vantaggiosa una potenziale fregatura. Non mi limito a guardare il prezzo del kWh o Smc, ma scendo nel dettaglio di ogni voce della bolletta per costruire piani su misura che combinano la scelta della tariffa più adatta, l’ottimizzazione dei consumi e un monitoraggio costante.

Ho visto casi che vi farebbero rabbrividire:

  • Ricordo un piccolo artigiano a Montecatini Terme, che, nel 2022, per paura dei rincari, aveva sottoscritto una offerta a prezzo fisso di energia elettrica a 0,48€/kWh, bloccata per 24 mesi. Quando i prezzi del mercato all’ingrosso sono crollati nel 2023 a circa 0,15-0,20€/kWh, lui si ritrovava a pagare il triplo. La sua bolletta era diventata insostenibile. Con un’attenta analisi bolletta luce, abbiamo trovato una clausola che gli ha permesso di uscire anticipatamente, seppur con un piccolo costo, e passare a una tariffa indicizzata che gli ha fatto risparmiare centinaia di euro ogni mese.
  • Una famiglia di Grosseto, invece, ha risparmiato oltre 800€ all’anno passando da un’offerta fissa (che era diventata meno competitiva) a una tariffa indicizzata al PUN, con il timing giusto. Abbiamo monitorato l’andamento del mercato e consigliato il cambio nel momento più propizio, quando i prezzi all’ingrosso erano in netto calo.
  • Un B&B in campagna che si approvvigionava dal mercato tutelato, quando è scattato il passaggio al mercato libero, ha rischiato di cadere nella trappola di offerte fisse troppo alte. Con la mia consulenza, ha scelto un’offerta indicizzata, risparmiando il 15% rispetto alla migliore offerta fissa che gli era stata proposta.

Per fare queste analisi, mi avvalgo di:

  • Un’approfondita conoscenza delle normative ARERA che regolano sia il mercato libero che il mercato tutelato, e del loro impatto sulle tariffe.
  • Comparatori professionali e software di simulazione di consumo che vanno oltre quelli “pubblici”, permettendomi di valutare scenari futuri e costi reali in base al vostro profilo.
  • Strumenti di analisi della bolletta che scompongono ogni voce, dai costi di materia prima agli oneri di sistema, fino alle accise, per capire dove si annidano gli sprechi o le convenienze.

La mia esperienza mi ha insegnato che non basta firmare un contratto con un nome famoso. Bisogna capire cosa si sta firmando. La consulenza indipendente energia è fondamentale per navigare questo mare complesso e assicurarsi di non cadere nelle trappole bollette energia.

  1. La Volta Che Mi Sono Fidato Della “Tariffa Fissa”

C’è stato un tempo in cui ero io stesso vittima della falsa sicurezza. Era la fine degli anni ’90, agli albori del mercato libero, quando iniziavano a spuntare le prime offerte. Lavoravo già nel settore, ma non avevo ancora affinato la mia metodologia di analisi sulle bollette domestiche.

Quando mi è arrivata l’offerta “tutto fisso, tutto incluso”, mi sono sentito sollevato. Finalmente sapevo cosa avrei pagato per il mio consumo di elettricità e gas. Niente più sorprese, niente più ansia. Sembrava la soluzione perfetta per “dormire sonni tranquilli”. La mia scelta iniziale era stata “di pancia”, basata più sulla promessa di stabilità che su un’analisi approfondita del mercato.

Ma dopo soli 3 mesi, la realtà era ben diversa. Le prime bollette erano alte, molto più alte di quanto mi aspettassi. La mia sensazione iniziale di sollievo si trasformò in una crescente frustrazione e impotenza. Iniziai a confrontarmi con amici e colleghi, e scoprii che alcuni di loro, che avevano scelto tariffe indicizzate, pagavano molto meno di me, pur avendo consumi simili.

Quella sensazione di essere stato “ingannato”, pur avendoci messo la firma, mi fece scattare qualcosa. Decisi che avrei capito ogni singola voce della bolletta, ogni meccanismo del mercato, per non cadere mai più in una trappola simile. Quello fu il momento della mia consapevolezza, la decisione di approfondire e di aiutare gli altri a non commettere il mio stesso errore.

La mia trasformazione iniziò con:

  1. Lettura attenta della bolletta: Mi misi a studiare ogni voce, a capire cosa significava PUN, PSV, oneri di sistema, costi di trasporto. Sembrava arabo all’inizio, ma con dedizione è diventato comprensibile.
  2. Ricerca e consulenza ricevuta: Iniziai a consultare esperti, a leggere report di mercato, a capire come funzionavano gli indici. Ho persino simulato scenari futuri per capire come si sarebbe comportato un prezzo fisso rispetto a uno variabile.
  3. Cambio offerta e cambio mindset: Quando capii che la mia tariffa fissa era diventata troppo cara rispetto all’andamento del mercato, ho cambiato offerta, optando per una soluzione indicizzata che mi garantiva maggiore trasparenza e reattività alle fluttuazioni.

Il mio “momento di svolta” emozionale fu potentissimo: “Mi sono reso conto che pagavo per ‘la tranquillità’, ma era solo una trappola mentale. Quella tranquillità apparente mi stava costando centinaia di euro. La vera tranquillità non è ignorare il problema sperando che un prezzo fisso ti salvi, ma sapere cosa stai pagando, e perché.”

Da quel momento, ho smesso di temere la bolletta. Ho iniziato a vederla come un resoconto del mio consumo, uno strumento per ottimizzare. Quella esperienza è stata la base della mia metodologia di consulenza energetica, che oggi mi permette di guidare famiglie e imprese a non commettere gli stessi errori, a scegliere la tariffa giusta al momento giusto, e a trasformare l’energia da un costo fisso e spaventoso in un fattore gestibile e controllabile.

  1. Lezione imparata: Le Offerte Non Sono Buone o Cattive, Ma Giuste o Sbagliate Per Te

La grande lezione è questa: non esiste una tariffa perfetta. Non esiste un “fisso è meglio” o un “variabile è meglio” in assoluto. Esiste la tariffa giusta per il momento giusto, la tariffa giusta per il tuo profilo di consumo e per la tua tolleranza al rischio. Ma per saperlo, devi conoscere il mercato, devi conoscere i tuoi consumi e, soprattutto, devi essere informato.

“Il prezzo bloccato che ti blocca” è una realtà per molti. La tranquillità apparente, costi reali è la verità che si nasconde dietro tante offerte. “Fisso o variabile? La risposta dipende da te (non dal fornitore).”

Ecco i 3 insegnamenti fondamentali che ogni famiglia e ogni azienda dovrebbe tenere a mente:

  1. Le tariffe fisse non sono sempre convenienti: valuta il contesto e la durata. Un prezzo fisso può essere un’ottima mossa in un momento di mercato estremamente volatile e in crescita, ma può diventare un peso enorme quando i prezzi all’ingrosso calano. Considera sempre la durata del blocco e l’andamento storico e le previsioni del mercato.
  2. Capire come si compone una bolletta è il primo passo per scegliere bene. Non fermarti al prezzo del kWh o Smc. Impara a distinguere la quota energia dagli oneri di sistema, dalle accise. Solo così potrai fare un vero confronto tariffe energia e capire l’impatto di ogni voce.
  3. Farsi aiutare da un professionista indipendente può evitare errori costosi. I call center dei fornitori e le pubblicità hanno un solo obiettivo: venderti la loro offerta. Un consulente energetico indipendente ha il solo obiettivo di farti risparmiare, analizzando la tua situazione specifica e consigliandoti la soluzione migliore per te, senza vincoli.

Fisso o Variabile? Ecco Quando Conviene l’Uno o l’Altro

Tariffa Fissa (Bloccato):

  • Conviene quando: i prezzi all’ingrosso sono attesi in forte crescita o sono già molto alti e si prevede un’ulteriore impennata. Ti mette al riparo da futuri rincari, garantendo stabilità. Utile per chi ha assoluta necessità di prevedibilità di spesa e non vuole rischi.
  • Non conviene quando: i prezzi all’ingrosso sono attesi in calo o sono già bassi. Ti blocca a un prezzo che potrebbe diventare rapidamente molto più alto del mercato.

Tariffa Variabile (Indicizzato al PUN/PSV):

  • Conviene quando: i prezzi all’ingrosso sono attesi in calo o sono stabili. Permette di beneficiare immediatamente dei ribassi del mercato. È la scelta più trasparente e, nel lungo periodo, spesso la più conveniente per chi è disposto ad accettare una certa variabilità (che di solito è gestibile).
  • Non conviene quando: i prezzi all’ingrosso sono in forte crescita e instabili. Non ti mette al riparo dai rincari improvvisi.

I 3 Segnali Che Sei in Una Tariffa Troppo Alta

  1. I tuoi amici/colleghi/vicini pagano molto meno di te per consumi simili.
  2. Il prezzo dell’energia all’ingrosso (PUN/PSV) è sceso molto, ma la tua bolletta è rimasta uguale o è calata di poco.
  3. Hai sottoscritto un contratto fisso in un periodo di prezzi alti (es. 2022) e non lo hai più rivisto.

Le 5 Domande da Fare Prima di Firmare un Contratto Luce/Gas

  1. Il prezzo è fisso o indicizzato? A quale indice (PUN, PSV, Arera)?
  2. Quanto dura il blocco del prezzo (se fisso)?
  3. Ci sono costi aggiuntivi o voci nascoste? (Es. costi di commercializzazione e vendita fissi).
  4. Ci sono penali per il recesso anticipato?
  5. Qual è la tua classe di consumo stimata (KWh/anno o Smc/anno) e come si adatta a questa offerta?

Non Farti Bloccare dalla Paura, Scegli la Consapevolezza

La tariffa fissa non è intrinsecamente una trappola, ma lo diventa se non si valuta il contesto e se non si è informati. Il vero potere è la consapevolezza. Non lasciare che le tue bollette siano un mistero o una fonte di ansia. Impara a leggerle, a capirle, a governarle.

Se vuoi sapere se la tua offerta è davvero adatta a te, se sei nella trappola della falsa sicurezza o se stai pagando il giusto, contattami per un’analisi gratuita. Ti mostrerò numeri alla mano dove puoi migliorare e come puoi riprendere il controllo della tua spesa energetica. È ora di trasformare la tua bolletta da un incubo a un alleato.