Meglio Una Caldaia Con Accumulo O Istantanea?

  1. Le Caldaie a Produzione Istantanea e Quelle ad Accumulo

Quando si sceglie una caldaia per la propria abitazione, è importante sapere che non tutti i modelli sono uguali, soprattutto se si intende utilizzare l’impianto anche per la produzione di acqua calda sanitaria (ACS), oltre che per il riscaldamento degli ambienti. In questo caso si parla di caldaie combinate, che possono essere suddivise principalmente in due categorie: quelle a produzione istantanea e quelle ad accumulo.

Le caldaie istantanee funzionano accendendosi solo quando si apre il rubinetto dell’acqua calda. In quel momento la fiamma si attiva e lo scambiatore di calore inizia a trasferire energia all’acqua in ingresso. Il vantaggio di questo sistema è l’assenza di perdite legate alla dispersione termica di un serbatoio sempre caldo, ma comporta una certa attesa iniziale per l’arrivo dell’acqua calda e, in alcuni casi, flussi non omogenei se vengono aperti più rubinetti contemporaneamente.

Le caldaie ad accumulo, invece, sono dotate di un boiler integrato, solitamente da 60 a 200 litri, che mantiene una certa quantità d’acqua già riscaldata e pronta all’uso. Il funzionamento è simile a quello di uno scaldabagno, ma molto più efficiente: l’acqua nel serbatoio viene portata alla temperatura desiderata in un tempo relativamente breve – circa 15 minuti, molto meno rispetto alle 2-3 ore necessarie per un tradizionale boiler elettrico.

Questa tipologia è ideale per abitazioni con grandi esigenze idriche, come nel caso di abitazioni con due o più bagni, o dove sono presenti dispositivi come vasche idromassaggio o docce multifunzione, che richiedono un flusso abbondante e continuo di acqua calda.

In sintesi, la scelta tra istantanea e ad accumulo dipende principalmente da due fattori: il numero di utenti e la frequenza di utilizzo dell’acqua calda. Più alta è la domanda simultanea, più indicata sarà una caldaia con accumulo integrato.

 

  1. I Vantaggi Dei Serbatoi Di Accumulo Per Le Caldaie a Gas

L’adozione di un serbatoio di accumulo può fare una grande differenza nelle prestazioni complessive di un impianto. I cosiddetti boiler non servono solo a immagazzinare acqua, ma ottimizzano l’efficienza della caldaia, migliorano la costanza della temperatura e azzerano i tempi di attesa.

Un aspetto cruciale riguarda i picchi di prelievo. Supponiamo che una caldaia da 28 kW fornisca 13 litri al minuto in regime continuo: grazie a un serbatoio di accumulo da 50 litri, nei primi 10 minuti si può arrivare a 17 litri al minuto, quindi ben 40 litri extra disponibili in breve tempo. Si tratta di una performance paragonabile a quella di una caldaia con potenza superiore del 30%, senza però dover sostenere i costi di un impianto più grande.

Il secondo vantaggio è la stabilità della temperatura. Se con una caldaia istantanea la temperatura può variare sensibilmente in caso di richieste multiple, con un accumulo il comfort resta invariato anche con più rubinetti aperti, poiché l’acqua viene prelevata direttamente da una massa termica già riscaldata.

Anche in estate, quando la caldaia è meno utilizzata per il riscaldamento, il boiler permette di avere acqua calda sempre disponibile, senza dover attendere l’avvio della combustione. Inoltre, la sua elevata capacità isolante consente di mantenere la temperatura interna per diverse ore, riducendo i consumi complessivi.

I serbatoi possono essere a muro o a basamento, cilindrici o orizzontali, e vengono abbinati a caldaie murali o a basamento, a seconda dello spazio disponibile e delle esigenze specifiche. Alcuni modelli sono dotati di scambiatori a piastre, che migliorano lo scambio termico e aumentano ulteriormente l’efficienza.

È interessante notare che molte caldaie murali moderne possono essere facilmente collegate a un boiler esterno, diventando a tutti gli effetti un impianto ad accumulo senza cambiare l’intero sistema.

 

  1. Cosa Sono I Serbatoi a Stratificazione

I serbatoi a stratificazione rappresentano un’evoluzione tecnologica importante per l’ottimizzazione dell’accumulo termico. Il concetto di stratificazione termica si basa su un principio fisico molto semplice: l’acqua calda, essendo meno densa, tende a posizionarsi nella parte superiore del serbatoio, mentre l’acqua più fredda rimane nella parte inferiore.

Grazie a questa naturale separazione, si riesce a prelevare acqua calda ad alta temperatura anche se nel serbatoio è già presente acqua fredda, senza che le due si mescolino. In pratica, si sfrutta al massimo il volume disponibile, garantendo una resa termica maggiore e un flusso più uniforme per un tempo più lungo.

Questa tecnologia è particolarmente utile in impianti complessi, dove si utilizzano fonti di energia termica differenti. È il caso, ad esempio, di un impianto solare termico collegato a una caldaia a gas. Il boiler a stratificazione riesce a immagazzinare e sfruttare in modo intelligente entrambe le fonti, mantenendo separate le zone a diversa temperatura. Il risultato è una maggiore efficienza complessiva, con un uso più razionale dell’energia disponibile.

Alcuni serbatoi a stratificazione sono anche dotati di sistemi di ricircolo controllato o deflettori interni, che rallentano il mescolamento dell’acqua e favoriscono la formazione dei vari strati. Questo rende possibile ottenere prestazioni superiori anche in impianti di piccole dimensioni.

L’impiego di questi serbatoi è ormai sempre più diffuso non solo in ambito residenziale, ma anche in edifici multipiano, impianti sportivi, strutture alberghiere e piccoli condomini.

 

  1. I Serbatoi Di Accumulo “Combinati”: Riscaldamento e ACS Insieme

I serbatoi combinati sono una soluzione estremamente versatile, pensata per gestire in modo efficiente sia la produzione di acqua calda sanitaria che il riscaldamento degli ambienti. A differenza dei boiler tradizionali, questi dispositivi integrano in un unico corpo più funzionalità e offrono prestazioni di alto livello.

Questi serbatoi sono progettati per accumulare energia termica proveniente da caldaie, pompe di calore o impianti solari termici, e per cederla in modo graduale all’impianto di riscaldamento oppure all’uso sanitario. La presenza di scambiatori spiralati ad alte prestazioni consente di riscaldare l’acqua in tempi molto rapidi, mantenendo nel contempo una temperatura costante e un’alta efficienza di trasferimento termico.

Il loro strato isolante di ultima generazione riduce al minimo le perdite di calore, mentre il sistema di stratificazione interna consente di gestire in modo intelligente l’energia disponibile.

Un ulteriore vantaggio è la compatibilità con più fonti energetiche. È possibile collegare il serbatoio combinato contemporaneamente a una caldaia a gas, una stufa a pellet, una pompa di calore geotermica e un impianto solare termico, creando un sistema ibrido e resiliente. Questo consente di ottimizzare i consumi, sfruttando in ogni momento la fonte più conveniente.

In un contesto di transizione energetica e di progressiva riduzione delle emissioni di CO₂, i serbatoi combinati rappresentano una scelta sostenibile, in grado di adattarsi facilmente alle esigenze future della casa, e integrarsi con le tecnologie rinnovabili senza stravolgere l’impianto esistente.

 

  1. Le Caldaie Murali o a Basamento: Quale Scegliere?

Un altro elemento da considerare nella scelta del proprio impianto riguarda il formato della caldaia, ovvero se optare per un modello murale o a basamento.

Le caldaie murali sono le più comuni nel settore residenziale. Sono compatte, leggere e facili da installare, sia internamente, magari incassate in una nicchia della cucina o del bagno, sia esternamente, alloggiandole in un armadietto tecnico. Le loro dimensioni contenute (circa 45x35x90 cm) le rendono perfette per appartamenti di piccola o media metratura.

Grazie agli scambiatori rapidi e alla tecnologia a condensazione, le caldaie murali moderne offrono un buon livello di efficienza anche in produzione istantanea. Alcuni modelli includono un mini boiler interno da 3-5 litri per migliorare la rapidità dell’erogazione dell’acqua calda.

Le caldaie a basamento, invece, sono più voluminose e costose, ma anche molto più potenti. Sono indicate per grandi abitazioni, villette o case su più piani, in cui la richiesta di calore o di acqua calda sanitaria è consistente. Possono facilmente gestire il carico di più bagni contemporaneamente, soprattutto se abbinate a serbatoi di accumulo da 80 o 100 litri.

Il maggiore investimento iniziale è giustificato da una durata superiore e da minori sollecitazioni meccaniche, poiché la combustione non è continua ma più regolare. Alcuni modelli di caldaia a basamento possono anche essere ibridati con pompe di calore o con impianti fotovoltaici, rientrando nei requisiti previsti per l’accesso ai bonus energetici attualmente in vigore.

In base alla nuova normativa UNI 10389-2:2022, inoltre, tutte le caldaie installate devono rispettare requisiti più stringenti sulle emissioni inquinanti, favorendo di fatto l’adozione di apparecchi ad alta efficienza energetica.

 

Conclusioni: Quando Scegliere L’una o L’altra?

La scelta tra caldaia con accumulo e istantanea non ha una risposta univoca: dipende da abitudini familiari, dimensioni dell’abitazione, frequenza d’uso dell’acqua calda e investimento economico disponibile.

Una caldaia istantanea è ideale per piccoli nuclei familiari con un utilizzo dell’acqua calda limitato e non simultaneo. Richiede meno spazio, è più economica e ha una gestione semplice.

Una caldaia con accumulo, invece, offre maggior comfort, prestazioni elevate anche in caso di utilizzi multipli contemporanei, e si presta a essere integrata con tecnologie rinnovabili. È quindi una scelta più adatta a famiglie numerose, case con più servizi igienici, o in contesti dove si richiede continuità e qualità nell’erogazione dell’ACS.

In una fase storica in cui il risparmio energetico e il comfort domestico vanno di pari passo, la corretta progettazione del sistema caldaia + accumulo + fonti rinnovabili può fare davvero la differenza nel lungo periodo.