1) Il Potere Calorifico Superiore E Inferiore Del Metano
Il metano (CH₄) è l’idrocarburo più semplice della famiglia degli alcani e rappresenta, da solo, la frazione largamente predominante del gas naturale distribuito in Italia per usi civili e industriali. La sua combustione, altamente esotermica, lo rende un combustibile particolarmente adatto per applicazioni termiche, sia in ambito domestico (riscaldamento, cottura, produzione di acqua calda sanitaria) che in ambito industriale (processi termici e cogenerazione).
Il potere calorifico è una grandezza che misura la quantità di energia termica liberata dalla combustione completa di una determinata quantità di combustibile. Esistono due definizioni principali:
- Potere Calorifico Superiore (PCS): è il calore totale sviluppato dalla combustione, inclusa la quota di calore recuperabile dalla condensazione del vapore acqueo formato.
- Potere Calorifico Inferiore (PCI): è il PCS meno il calore di condensazione del vapore acqueo, ovvero il calore effettivamente disponibile nella maggior parte degli impianti termici che non prevedono la condensazione dei fumi.
Nel caso del metano:
- PCS ≈ 9530 kcal/mc = 11,05 kWh/mc
- PCI ≈ 8570 kcal/mc = 9,94 kWh/mc
La differenza di circa il 10% tra PCS e PCI è dovuta al calore latente contenuto nel vapore d’acqua generato durante la combustione (secondo l’equazione: CH₄ + 2 O₂ → CO₂ + 2 H₂O).
In termotecnica si fa quasi sempre riferimento al potere calorifico inferiore, perché le comuni caldaie a gas (non a condensazione) espellono i fumi senza recuperarne il calore latente. Solo le caldaie a condensazione, che operano a bassa temperatura, riescono a sfruttare parzialmente il PCS, migliorando l’efficienza energetica complessiva.
Il potere calorifico può essere determinato con metodi calorimetrici (es. calorimetro Junkers) o calcolato sulla base dell’entalpia standard di combustione. In particolare, l’entalpia di combustione del metano, riferita alla formazione di H₂O liquida, è −890,8 kJ/mol, corrispondente a circa 50 MJ/kg.
2) Da Cosa Dipende Il Potere Calorifico Del Gas Naturale Domestico
Anche se nella pratica quotidiana si fa riferimento al “metano” come se fosse una sostanza pura, il gas che arriva nelle nostre abitazioni tramite la rete di distribuzione è una miscela di gas naturale, la cui composizione chimica varia a seconda della fonte di estrazione, della località geografica e del trattamento effettuato dal gestore.
Il gas naturale è composto in prevalenza da metano (CH₄), ma contiene anche quantità variabili di:
- Etano (C₂H₆): potere calorifico ≈ 15.380 kcal/mc
- Propano (C₃H₈): potere calorifico ≈ 22.370 kcal/mc
- Butano (C₄H₁₀): potere calorifico ≈ 29.530 kcal/mc
- Azoto, anidride carbonica, idrogeno solforato (gas inerti o indesiderati)
Pertanto, il potere calorifico effettivo del gas fornito varia in funzione della percentuale degli idrocarburi superiori, che aumentano il contenuto energetico della miscela, o di eventuali gas inerti, che invece lo riducono.
Per esempio:
- Un gas naturale con 90% di metano e 10% di etano avrà un potere calorifico superiore rispetto a uno con 96% di metano e 4% di azoto.
- Le inclusioni di gas inerti abbassano anche la temperatura di fiamma, con ripercussioni sulla stabilità della combustione.
La rete italiana di distribuzione del gas riceve metano da diverse fonti:
- Giacimenti nazionali (Adriatico, Val Padana)
- Gasdotti internazionali (es. TAP, Transmed, TAG)
- GNL rigassificato importato via nave
Ogni fonte ha composizioni leggermente diverse. I gestori della rete nazionale (come SNAM) operano il bilanciamento qualitativo del gas tramite stazioni di misura, ma una lieve variabilità del potere calorifico resta comunque presente, come si può vedere sulla bolletta, dove il valore del PCS effettivo (espresso in MJ/Smc) è sempre indicato.
3) Il Corretto Apporto Di Ossigeno Nella Combustione Del Metano
La combustione del metano, come quella di qualsiasi altro combustibile, è un processo che richiede la presenza di un comburente, solitamente l’ossigeno presente nell’aria atmosferica. Per ottenere una combustione completa e con massima resa energetica, è necessario che il rapporto tra combustibile e ossigeno sia stechiometrico, ovvero perfettamente bilanciato.
L’equazione chimica di riferimento è:
CH₄ + 2 O₂ → CO₂ + 2 H₂O
Per ogni molecola (o volume) di metano occorrono due molecole (o volumi) di ossigeno. Poiché l’ossigeno rappresenta solo circa il 21% dell’aria, servono circa 9-10 mc di aria per ogni mc di metano per garantire una combustione stechiometrica.
In realtà, nella pratica, viene sempre fornito un eccesso d’aria (fino al 50%) per evitare che la combustione avvenga in condizioni di aria insufficiente, che porterebbe alla formazione di monossido di carbonio (CO) e altri prodotti nocivi.
Un eccesso d’aria troppo elevato, però, ha l’effetto opposto:
- Raffredda i fumi
- Diminuisce la temperatura di fiamma
- Riduce il rendimento globale dell’impianto
Un buon progetto e una corretta regolazione del bruciatore permettono di trovare il giusto compromesso tra efficienza, sicurezza e completezza della combustione.
Va ricordato che il metano è infiammabile solo in un intervallo di concentrazione compreso tra il 5% e il 15% nell’aria. Al di fuori di questo intervallo:
- Sotto il 5%: miscela troppo povera, il gas non brucia
- Sopra il 15%: miscela troppo ricca, pericolo di esplosione senza combustione controllata
Questo dato è importante anche per le misure di sicurezza negli ambienti chiusi: rivelatori di gas e sistemi di ventilazione servono proprio per evitare l’accumulo oltre i limiti di infiammabilità.
4) Come Determinare Il Potere Calorifico Del Gas Per Uso Domestico
Determinare con precisione il potere calorifico del gas naturale fornito a un’abitazione è un processo tecnico che coinvolge analisi chimiche di laboratorio, basate principalmente sulla gascromatografia.
La gascromatografia è una tecnica che consente di separare, identificare e quantificare i componenti di una miscela gassosa. L’apparecchiatura, costituita da una colonna cromatografica e un sistema di rilevamento elettronico, produce un cromatogramma: un grafico con picchi che rappresentano i diversi gas presenti, la cui area è proporzionale alla concentrazione.
Attraverso questo metodo è possibile:
- Determinare la composizione in volume della miscela (CH₄, C₂H₆, C₃H₈, ecc.)
- Calcolare il potere calorifico superiore e inferiore della miscela
- Verificare la presenza di impurità (H₂O, H₂S, CO₂, azoto, polveri)
- Valutare la qualità del gas in termini di sicurezza ed efficienza
L’analisi gascromatografica è eseguita dai gestori della rete o da laboratori accreditati, ma è anche possibile, per motivi legali o tecnici, richiedere una verifica indipendente in caso di controversie sulla qualità del gas fornito.
Sulla bolletta del gas, il potere calorifico superiore (PCS) fornito in MJ/Smc è il valore medio ponderato della composizione effettiva rilevata nei punti di consegna. Questo dato serve per convertire i metri cubi letti dal contatore in kilowattora, l’unità utilizzata per fatturare il consumo energetico.
5) Come Confrontare Le Varie Offerte Per Il Gas Naturale
Nel mercato libero, i fornitori di gas naturale propongono tariffe diverse espresse in €/mc, ma questa unità di misura da sola non è sufficiente per confrontare correttamente le offerte. È infatti necessario tenere conto del contenuto energetico effettivo del gas fornito.
A tal proposito, l’Autorità per l’energia (ARERA) ha stabilito che i fornitori devono riferire le proprie offerte a un PCS convenzionale di 0,038 GJ/Smc (cioè 38 MJ/Smc), pari a circa 10,6 kWh/Smc. Si tratta di una valorizzazione media standard, che consente di confrontare le offerte a parità di energia, anche se il gas reale può avere un PCS leggermente diverso.
Sulla bolletta vengono riportati:
- Il numero di metri cubi misurati (mc)
- Il coefficiente di conversione C (che tiene conto del PCS reale e delle condizioni fisiche del gas)
- Il consumo in kWh, che è il dato fatturato
Esempio:
- 100 mc consumati
- Coefficiente C = 1,020
- → 100 × 1,020 = 102 kWh fatturati
Per confrontare le offerte in modo trasparente, è sempre consigliabile:
- Leggere attentamente le condizioni economiche dell’offerta
- Verificare il coefficiente C medio applicato
- Considerare la tipologia di prezzo (fisso o indicizzato)
- Verificare eventuali costi accessori (quota fissa, spese di gestione, oneri di dispacciamento)
È anche possibile utilizzare il Portale Offerte dell’ARERA per confrontare le tariffe disponibili nella propria zona, a parità di consumi annui espressi in kWh.
Conclusione
Il potere calorifico del metano è un parametro fondamentale per comprendere la resa energetica del gas che utilizziamo quotidianamente per riscaldarci, cucinare e produrre acqua calda. Conoscere la differenza tra PCS e PCI, sapere da cosa dipende la qualità del gas naturale, comprendere i meccanismi della combustione e imparare a leggere correttamente la bolletta sono passaggi essenziali per un utilizzo consapevole dell’energia.
In un contesto in cui i prezzi dell’energia sono sempre più variabili e la transizione energetica impone maggiore efficienza, avere una buona conoscenza tecnica di questi aspetti significa poter risparmiare, ridurre le emissioni e prendere decisioni più informate, sia per la gestione della propria casa che per eventuali interventi di riqualificazione energetica.