Quanto Consuma Un Notebook, Ovvero Un PC “Laptop”

1) Quanta Energia Assorbe Un Computer Portatile

I computer portatili, o laptop, sono progettati per coniugare prestazioni e mobilità, ed è proprio questa loro natura compatta ed efficiente che li rende molto più parsimoniosi dal punto di vista energetico rispetto ai PC desktop. In condizioni normali d’uso – come navigazione web, videoscrittura, visione di video in streaming o riunioni online – un notebook consuma in media tra i 15 e i 40 watt. Questo valore può scendere persino sotto i 10 watt quando il sistema è in modalità di risparmio energetico o in standby.

Tuttavia, va tenuto presente che il consumo reale varia notevolmente in base a diversi fattori:

  • Modello e dimensioni dello schermo: uno schermo da 17 pollici, ad esempio, consuma molto più di uno da 13 pollici.
  • Tipo di processore: i processori di ultima generazione sono molto più efficienti rispetto a quelli di qualche anno fa, grazie a tecnologie come l’architettura a 7 nm o i sistemi di gestione intelligente del clock.
  • Tipologia di utilizzo: attività leggere come l’elaborazione di testi o la navigazione richiedono poca potenza, mentre software per grafica 3D, montaggio video o gaming aumentano drasticamente il consumo.
  • Sistema di raffreddamento: un laptop silenzioso e passivo consumerà meno rispetto a uno dotato di ventole attive che si attivano spesso.
  • Stato della batteria: durante la ricarica, il consumo del portatile può raddoppiare rispetto all’uso in sola modalità alimentata, arrivando a picchi di 60–80 W.

È importante notare che i portatili sono progettati per operare in modo molto efficiente. Il loro design ottimizza il consumo energetico per prolungare l’autonomia, ridurre il calore generato e migliorare la durata complessiva dei componenti. I sistemi operativi moderni, inoltre, offrono funzionalità avanzate di gestione dell’energia, regolando dinamicamente la frequenza della CPU, l’intensità dello schermo e altri parametri hardware.

 

2) Differenza Tra Computer “Laptop”, “Notebook”, “Netbook”, “Tablet”

I termini utilizzati per descrivere i computer portatili sono spesso usati in modo intercambiabile, ma ciascuno ha una sua origine e specificità, che vale la pena chiarire, anche per comprenderne meglio le implicazioni in termini di consumo energetico.

Laptop:

Il termine “laptop” deriva dall’inglese “lap” (grembo, gambe) e “top” (sopra), indicando un dispositivo da poter usare sulle gambe, quindi portatile. I laptop rappresentano i portatili tradizionali, dotati di uno schermo di almeno 15 pollici, tastiera fisica completa, porte USB, HDMI, scheda di rete e una certa potenza computazionale. I modelli attuali sono in grado di competere con molti desktop in termini di prestazioni.

Notebook:

Inizialmente, il termine “notebook” identificava i portatili più leggeri e sottili, con schermi tra i 13 e i 15 pollici. Oggi però i termini “notebook” e “laptop” sono praticamente sinonimi nel linguaggio commerciale. In generale, i notebook sono pensati per garantire equilibrio tra prestazioni, portabilità e autonomia, ed è la categoria più diffusa tra gli utenti domestici e professionali.

Netbook:

I netbook erano piccoli portatili con schermi da 10 a 12 pollici, processori a basso consumo e funzionalità limitate, nati per la navigazione e la scrittura leggera. Erano estremamente efficienti (consumavano spesso meno di 10 W), ma le loro prestazioni erano molto contenute. Introdotti attorno al 2007, sono stati rapidamente superati, tra il 2011 e il 2013, dall’avvento dei tablet e dei Chromebook, più versatili e reattivi.

Tablet:

I tablet sono dispositivi completamente diversi: privi di tastiera fisica, dotati di schermo touch e basati su sistemi operativi mobili (Android, iPadOS, Windows 11 in modalità tablet). Il consumo energetico è molto più basso rispetto a un notebook: parliamo di 4–8 W durante l’uso, grazie all’efficienza dei processori ARM, al sistema operativo ottimizzato e all’assenza di parti meccaniche come ventole o hard disk.

Convertibili e 2-in-1:

Una categoria in crescita è rappresentata dai dispositivi convertibili, come i Microsoft Surface o gli HP Spectre x360, che uniscono la flessibilità dei tablet alla produttività dei notebook. Questi modelli consumano in media quanto un ultrabook (15–30 W), ma offrono autonomia elevate grazie alle batterie maggiorate e all’uso di componenti a basso consumo.

 

3) Come Monitorare Via Software Il Consumo Di Un Notebook

Per chi desidera tenere sotto controllo il consumo energetico del proprio notebook senza dover utilizzare strumenti fisici esterni, esistono numerose soluzioni software gratuite o integrate nei sistemi operativi.

Strumenti integrati nei sistemi operativi:

  • Windows: da Windows 10 in poi, è possibile accedere al pannello “Stato della batteria” (digitando nel menu Start “Powercfg /batteryreport” per generare un report dettagliato). Inoltre, nel pannello “Impostazioni → Sistema → Alimentazione e batteria” si possono configurare modalità di risparmio energetico, luminosità automatica e sospensione dello schermo.
  • macOS: Apple include nella sezione “Batteria” (dalle Preferenze di Sistema) un grafico dell’utilizzo energetico, con statistiche sulle app più energivore. Inoltre, il sistema è altamente ottimizzato per la durata della batteria, grazie a chip ARM (M1, M2, M3) che consumano pochissimo anche sotto carico.
  • Linux: le distribuzioni Linux offrono strumenti come PowerTOP, un’utility sviluppata da Intel per monitorare e ottimizzare i consumi energetici su laptop, utile soprattutto in ambienti server e per l’analisi avanzata.

Software di terze parti:

Esistono inoltre programmi che permettono di tenere traccia dei consumi:

  • HWMonitor e HWiNFO: mostrano tensione, corrente e consumo stimato in tempo reale.
  • BatteryMon: registra nel tempo l’andamento di carica e scarica della batteria.
  • ManageEngine Power Manager: consente anche report energetici in ambito aziendale.

Analizzando i dati ottenuti, è possibile ottimizzare l’uso del portatile: chiudere app che consumano troppo, regolare la luminosità dello schermo, disattivare il Wi-Fi o il Bluetooth quando non servono, e scegliere piani energetici più conservativi.

 

4) Quanto Consumano I Singoli Componenti Di Un Pc

Ogni componente interno di un computer ha un proprio assorbimento energetico specifico. Conoscere quali sono i più energivori può aiutare a identificare i punti su cui intervenire per ridurre i consumi.

Processore (CPU):

È il cervello del sistema e uno dei componenti che consuma di più. Nei laptop, le CPU hanno un TDP (Thermal Design Power) compreso tra 5 e 35 W. I chip Intel serie U e AMD serie Ryzen U sono noti per il loro equilibrio tra prestazioni e basso consumo. Le CPU ARM, come quelle degli Apple Silicon, scendono sotto i 10 W anche a pieno carico.

Scheda grafica (GPU):

Nei notebook gaming o dedicati alla grafica professionale, le GPU possono arrivare a consumare anche 60–120 W, ma nei laptop tradizionali si usano spesso GPU integrate (iGPU) nel processore, come le Intel Iris Xe o le AMD Radeon Vega, che consumano molto meno (4–10 W).

Memoria RAM:

Ogni modulo di memoria consuma tra i 2 e i 6 W a seconda della tecnologia (DDR3, DDR4, LPDDR5) e della frequenza operativa. I sistemi ultra-portatili adottano RAM LPDDR, che è ottimizzata per il risparmio energetico.

Hard disk e SSD:

I dischi rigidi meccanici (HDD) consumano 6–10 W durante l’attività di lettura/scrittura. Gli SSD, invece, sono più efficienti, con consumi tra 2 e 5 W. Inoltre, essendo privi di parti mobili, gli SSD offrono un accesso ai dati più veloce e consumano meno in idle.

Display:

Uno degli elementi più energivori è lo schermo. I pannelli LCD con retroilluminazione a LED consumano tra 4 e 15 W, a seconda della dimensione, risoluzione e luminosità impostata. I display OLED o miniLED, sempre più presenti sui portatili di fascia alta, possono essere più efficienti ma richiedono gestione accurata.

Alimentatore:

L’efficienza dell’alimentatore incide sul consumo complessivo. I caricatori moderni raggiungono un’efficienza dell’85–90%, mentre quelli più economici restano attorno all’80%. Ciò significa che 10–20% dell’energia viene comunque persa in calore.

 

5) Come Misurare Quanto Consuma Un Computer Portatile

Oltre ai software già menzionati, è possibile eseguire una misurazione diretta del consumo tramite wattmetri da presa, strumenti economici e affidabili. Ecco come procedere:

  1. Collegare il wattmetro a una presa di corrente.
  2. Inserire l’alimentatore del notebook nel wattmetro.
  3. Avviare il portatile e usarlo normalmente per almeno un’ora.
  4. Annotare i valori di potenza istantanea e consumo totale (in kWh).

Supponiamo che un notebook consuma in media 25 W e sia utilizzato 6 ore al giorno. Il consumo giornaliero sarà di 0,15 kWh, mentre quello mensile di circa 4,5 kWh. A un prezzo medio di 0,30 €/kWh, parliamo di un costo mensile di circa 1,35 euro.

Durante la ricarica della batteria, il consumo può raddoppiare per un’ora, ma poi torna ai valori normali. Anche lo stato di carica della batteria incide: una batteria quasi carica assorbirà meno corrente rispetto a una completamente scarica.

 

6) Bilancio Energetico Annuale Di Un Notebook E Confronti

Facciamo ora una stima più ampia sul consumo annuale:

  • Uso medio: 6 ore al giorno, consumo medio 25 W → 150 Wh/giorno
  • Annuale: 150 Wh x 365 giorni = 54.750 Wh = 54,75 kWh
  • Spesa annua: 54,75 kWh x 0,30 €/kWh = 16,43 euro

In confronto, un PC desktop tradizionale consuma tra 100 e 200 W durante l’uso, e può arrivare a 400–500 W con schede grafiche ad alte prestazioni. A parità di utilizzo giornaliero, un desktop può quindi arrivare a consumare oltre 300 kWh/anno, con una spesa superiore ai 90 euro, ovvero circa 5–6 volte più di un notebook.

Anche rispetto ad altri dispositivi, il notebook si comporta molto bene:

  • Smartphone: circa 2–3 kWh/anno (meno di 1 €)
  • Tablet: circa 5–10 kWh/anno
  • Smart TV (50″): 80–120 kWh/anno
  • Frigorifero A+++: 100–150 kWh/anno

Pertanto, se sei attento ai consumi energetici e desideri un dispositivo versatile, efficiente e capace di ridurre l’impatto sulla bolletta, il notebook è la scelta ideale, soprattutto se abbinato a uno stile di utilizzo consapevole.