Quanto Costa Una Pompa Di Calore Domestica

  1. Il Costo Di Una Pompa Di Calore Aria-Aria, Aria-Acqua O Geotermica

Il prezzo di una pompa di calore domestica può variare sensibilmente in base alla tipologia scelta, alla potenza richiesta, alle caratteristiche dell’immobile da climatizzare, e ovviamente alla complessità dell’installazione. Le pompe di calore, infatti, non sono tutte uguali: si distinguono in base alla sorgente termica (aria o suolo) e al fluido di destinazione (aria o acqua), e ogni configurazione ha costi e prestazioni differenti.

Pompa di calore aria-aria

La pompa di calore aria-aria è la soluzione più economica e diffusa nelle abitazioni italiane, in particolare quando si vuole abbinare raffrescamento estivo e riscaldamento invernale. Funziona come un normale condizionatore, ma con possibilità di invertire il ciclo e riscaldare l’ambiente.

Il costo di acquisto per un’unità monosplit parte da circa 400-500 euro, ma può salire fino a 1.500 euro per i modelli di fascia alta. Il prezzo per l’installazione varia da 250 a 600 euro per unità, in funzione della difficoltà di posa. Un impianto multisplit completo per un appartamento da 100 mq, con 3-4 unità interne, può costare tra i 4.500 e i 7.000 euro tutto compreso.

In confronto a un normale climatizzatore estivo, la pompa di calore costa in media il 40% in più, ma consente di riscaldare gli ambienti riducendo l’uso del gas, e ciò consente di ammortizzare l’investimento in pochi anni (in media 3-5 anni, a seconda dei consumi e del prezzo dell’energia).

Pompa di calore aria-acqua

Più complessa e versatile è la pompa di calore aria-acqua, che riscalda l’acqua anziché l’aria. Può alimentare un impianto di termosifoni, di pannelli radianti a pavimento, o servire per la produzione di acqua calda sanitaria. È una soluzione adatta per chi vuole sostituire completamente la caldaia a gas e passare a una climatizzazione completamente elettrica.

Il costo di un impianto completo con pompa aria-acqua, accumulo per acqua calda, kit idraulico, valvole di sicurezza e installazione, varia tra 8.000 e 12.000 euro per una casa di 100-120 mq, ma può salire a 15.000 euro se si abbina a un impianto radiante o se sono necessari interventi importanti sull’impianto esistente.

Pompa di calore geotermica

La pompa di calore geotermica è la soluzione più efficiente e stabile in termini di rendimento, poiché sfrutta il calore del terreno, che ha una temperatura costante tutto l’anno. Tuttavia, richiede la realizzazione di sonde geotermiche verticali o orizzontali, che comportano scavi e opere specialistiche.

Il costo di un impianto geotermico domestico completo parte da circa 15.000 euro, ma può facilmente raggiungere i 20.000-25.000 euro in funzione della profondità degli scavi e della complessità del progetto. Nonostante l’investimento iniziale elevato, questo tipo di impianto ha una vita utile molto lunga (anche oltre 30 anni per la parte interrata) e costi di gestione estremamente ridotti.

Questa tecnologia è particolarmente indicata nelle nuove costruzioni o nelle ristrutturazioni profonde dove si possa intervenire a livello di isolamento e distribuzione del calore a bassa temperatura.

 

  1. Qual È Il Consumo Elettrico Di Una Pompa Di Calore

Uno degli aspetti più importanti da considerare nella scelta di una pompa di calore è il suo consumo elettrico, che incide direttamente sulla bolletta. A differenza delle caldaie tradizionali che bruciano combustibile, le pompe di calore funzionano con l’energia elettrica, che utilizzano per trasferire il calore da una sorgente a un ambiente.

Il consumo effettivo dipende da molti fattori:

  • Potenza dell’apparecchio (espressa in kW termici)
  • Durata giornaliera di utilizzo
  • Temperatura esterna e interna desiderata
  • Efficienza stagionale (SCOP)
  • Tipo di utilizzo (solo riscaldamento, anche ACS o raffrescamento)

Una pompa di calore aria-aria da 5 kW ha un assorbimento elettrico che può variare tra 500 W e 2.000 W, ma la potenza assorbita non è costante: all’accensione, il compressore lavora alla massima potenza per raggiungere la temperatura impostata, poi si stabilizza.

Un utilizzo tipico invernale prevede un consumo medio di 1,5-2,5 kWh al giorno per ogni split, per un totale mensile di 90-150 kWh per ambiente. In una casa di medie dimensioni con tre unità split, il consumo mensile può variare da 300 a 450 kWh, ovvero 60-90 euro/mese, in funzione della tariffa elettrica.

Le pompe di calore aria-acqua, usate per riscaldamento centralizzato e acqua calda, hanno consumi superiori: da 600 a 1.000 kWh al mese, soprattutto se abbinate a impianti ad alta temperatura (termosifoni).

In zone climatiche molto fredde, il rendimento delle pompe di calore ad aria può diminuire significativamente, portando a un aumento dei consumi. Per questo motivo è importante dimensionare correttamente l’impianto e, se possibile, abbinarlo a un impianto fotovoltaico, che consente di ridurre i costi dell’elettricità autoproducendola.

 

  1. Le Detrazioni Irpef Per Chi Compra Una Pompa Di Calore

L’acquisto e l’installazione di una pompa di calore beneficiano di importanti detrazioni fiscali che rendono l’investimento più conveniente, soprattutto se inserito in una strategia più ampia di riqualificazione energetica.

Le principali forme di agevolazione nel 2025 sono:

Ecobonus 65%

Le pompe di calore ad alta efficienza, se installate in edifici esistenti, possono beneficiare del bonus del 65% previsto dall’Ecobonus. L’incentivo si applica anche in caso di sostituzione della caldaia esistente, purché si scelga una pompa di calore con classe energetica A o superiore.

  • Massimale detraibile: 30.000 euro
  • Ripartizione: 10 rate annuali
  • Requisiti: installazione da parte di ditta abilitata, asseverazione tecnica, invio pratiche all’ENEA

Bonus ristrutturazione 50%

In alternativa, se l’intervento è effettuato nell’ambito di una ristrutturazione edilizia, è possibile optare per il bonus del 50%, anche in caso di acquisto e installazione di pompe di calore non necessariamente ad alta efficienza.

  • Massimale detraibile: 96.000 euro per unità immobiliare
  • Ripartizione: 10 anni

Entrambi i bonus richiedono:

  • Pagamento con bonifico parlante
  • Fatture intestate al beneficiario
  • Documentazione tecnica (schede, manuali, dichiarazioni di conformità)

In alcuni casi (ad esempio per interventi condominiali o in edifici vincolati), è possibile accedere anche a incentivi GSE o a contributi regionali.

 

  1. Il Coefficiente Di Prestazione (COP) Delle Pompe Di Calore

Il parametro chiave per misurare l’efficienza di una pompa di calore è il Coefficiente di Prestazione (COP), che rappresenta il rapporto tra l’energia termica prodotta e l’energia elettrica assorbita.

Ad esempio, una pompa con COP = 4 genera 4 kWh termici consumando 1 kWh elettrico. Ciò significa che l’80% dell’energia termica è gratuita, prelevata dall’ambiente esterno (aria, acqua o suolo).

Tuttavia, il COP non è costante: varia in funzione della temperatura esterna e interna, del tipo di impianto e del regime di funzionamento. Per questo motivo, si usa oggi un indice più completo: lo SCOP (Seasonal COP), che tiene conto dell’efficienza media durante tutta la stagione di riscaldamento.

Valori tipici di SCOP:

  • Pompa di calore aria-aria: 3,5 – 4,5
  • Pompa di calore aria-acqua: 3,0 – 4,0
  • Pompa di calore geotermica: 4,5 – 5,5

Altro indicatore utile è il coefficiente di prestazione economico, calcolato come:

COP economico = costo gas / costo elettricità × rendimento caldaia

Esempio:

  • Gas metano: 0,95 €/mc (≈ 0,10 €/kWh)
  • Energia elettrica: 0,25 €/kWh
  • Rendimento caldaia: 0,90

Allora:

COP minimo richiesto = 0,10 / 0,25 × 0,90 = 0,36

Il risultato dimostra che, anche con un COP relativamente basso, una pompa di calore può essere più conveniente di una caldaia tradizionale. Tuttavia, per ottenere un vero risparmio, è opportuno che il COP sia almeno pari a 2,5 – 3.

 

  1. Alcuni Svantaggi Di Certe Pompe Di Calore

Le pompe di calore sono tra le soluzioni più efficienti per il riscaldamento e la climatizzazione domestica, ma non sono prive di limiti.

Efficienza ridotta a basse temperature

Le pompe aria-aria e aria-acqua tendono a perdere efficienza con temperature esterne inferiori a 0 °C. In queste condizioni, il ciclo frigorifero fatica a estrarre calore dall’aria e può rendere necessario il ricorso a resistenze elettriche integrate, con aumento dei consumi.

I modelli più recenti includono tecnologie inverter e compressori a doppio stadio, che permettono di operare fino a -15 °C, ma oltre queste soglie è necessario un sistema di backup (es. stufa, caldaia ibrida).

Problemi di sbrinamento

Con temperature umide e prossime allo zero, sull’unità esterna si può formare del ghiaccio. Il sistema entra allora in modalità di sbrinamento automatico, durante la quale il riscaldamento interno si interrompe temporaneamente.

Nei climi freddi e umidi, è importante installare resistenze antigelo e prevedere un drenaggio dell’acqua di condensa per evitare danni e disagi.

Costo iniziale

Soprattutto per le pompe geotermiche, il costo iniziale è elevato e richiede una valutazione costi-benefici attenta. La durata e l’efficienza nel tempo ne giustificano comunque l’investimento, specie se l’immobile è in classe energetica alta.

Compatibilità impiantistica

Le pompe di calore funzionano meglio se abbinate a impianti a bassa temperatura (pavimento radiante, fan coil, radiatori sovradimensionati). Se l’abitazione ha termosifoni tradizionali in ghisa, può essere necessario intervenire sull’impianto per adattarlo, pena un rendimento molto basso.

 

Conclusione: Quando Conviene Installare Una Pompa Di Calore?

Installare una pompa di calore domestica è oggi una scelta lungimirante per chi vuole ridurre le emissioni, risparmiare sui costi energetici e svincolarsi progressivamente dal gas fossile.

Grazie ai bonus fiscali e al miglioramento delle tecnologie, le pompe di calore rappresentano una delle soluzioni chiave per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione del settore edilizio previsti dal PNIEC e dalla Direttiva “Case Green”.

Tuttavia, è fondamentale:

  • scegliere la tipologia corretta in funzione della zona climatica,
  • dimensionare correttamente la potenza,
  • verificare la compatibilità con l’impianto esistente,
  • valutare l’abbinamento con un impianto fotovoltaico o di accumulo,
  • affidarsi a tecnici certificati per progettazione e installazione.

Con un approccio razionale e personalizzato, la pompa di calore può davvero rappresentare un salto di qualità per il comfort domestico e la sostenibilità ambientale.