Quanto Tempo Ci Vuole Per Sostituire Gli Infissi?

Sostituire gli infissi rappresenta uno degli interventi più incisivi per migliorare l’efficienza energetica di un’abitazione. Oltre a incrementare il comfort interno e ridurre i consumi per il riscaldamento e il raffrescamento, la sostituzione degli infissi consente anche di valorizzare l’immobile in termini di prestazioni energetiche e mercato immobiliare. Ma una delle domande più comuni che i clienti si pongono è: quanto tempo ci vuole per sostituire gli infissi? In questo articolo rispondiamo in modo esaustivo, approfondendo tutti gli aspetti legati ai tempi di sostituzione, con una visione realistica e aggiornata alla situazione normativa e tecnica attuale.

  1. Dalla Valutazione Iniziale All’Installazione: Il Processo Completo

Il primo elemento da chiarire è che i tempi di sostituzione degli infissi non si limitano alla sola fase di installazione. L’intervento è infatti il risultato finale di un percorso che include una serie di passaggi propedeutici, ciascuno dei quali ha un proprio impatto sulla tempistica complessiva.

Tutto parte da un sopralluogo tecnico, che consente di valutare le dimensioni delle aperture, lo stato murario, la presenza di vincoli architettonici o strutturali, nonché di discutere con il cliente gli obiettivi e le preferenze in termini di materiali (PVC, legno, alluminio), colori, vetri e accessori. Questo passaggio iniziale può richiedere da pochi giorni a una settimana, a seconda della disponibilità reciproca.

Segue poi la fase di preventivazione e firma del contratto, che può essere rapida (2-3 giorni) se tutto è chiaro fin da subito, oppure allungarsi anche di 1-2 settimane in presenza di dubbi o modifiche richieste. Una volta firmato il contratto, si passa alla produzione degli infissi, che rappresenta la parte più lunga dell’intero processo. In media, un infisso standard richiede tra le 4 e le 6 settimane per essere realizzato, ma in caso di elementi su misura, colori speciali o vetri particolari, si può arrivare anche a 8 settimane.

La fase finale è quella della posa in opera. Ed è proprio qui che si manifesta il tempo reale necessario per la sostituzione degli infissi, ovvero il tempo che i tecnici impiegano per rimuovere le vecchie finestre e installare le nuove.

 

  1. Tempi Medi Di Sostituzione: Finestra Singola Vs. Intera Abitazione

Quando si parla di tempi medi per la sostituzione degli infissi, è importante distinguere tra singole finestre e interventi su tutta la casa. Una finestra singola, in condizioni standard (muratura regolare, assenza di vincoli strutturali, accesso facilitato), può essere sostituita in circa due ore. Questo tempo comprende la rimozione del vecchio infisso, eventuali lavori di ripristino o adattamento del vano murario e la posa del nuovo serramento completo di vetro, guarnizioni, ferramenta e finiture.

Se si tratta invece di una porta finestra, il tempo si allunga a circa 3 ore, poiché le dimensioni maggiori e le operazioni di allineamento e fissaggio richiedono maggiore precisione. Anche il numero di operatori coinvolti incide: due tecnici esperti possono lavorare in modo efficiente, ma con un team più ampio si riesce a velocizzare il cantiere senza compromettere la qualità.

Nel caso di un intervento completo su tutta l’abitazione, i tempi variano in funzione del numero di infissi, della loro tipologia e delle condizioni logistiche. Per una casa con 7-10 infissi (tipica abitazione di circa 100-120 m²), si può stimare un tempo complessivo di 2-3 giorni lavorativi, con 2 tecnici all’opera. Se si aggiungono lavorazioni speciali come controtelai, coibentazioni perimetrali, soglie tagliafreddo, cassonetti coibentati o altri accessori, il tempo può estendersi a 4-5 giorni.

Un aspetto importante da tenere in considerazione è che, salvo rare eccezioni, la casa resta abitabile durante i lavori, poiché gli operai lavorano stanza per stanza e sigillano man mano le nuove finestre, riducendo al minimo l’esposizione agli agenti atmosferici.

 

  1. Fattori Che Influenzano I Tempi Di Sostituzione

Se da un lato esistono dei tempi medi stimabili per ogni tipo di intervento, dall’altro ci sono numerosi fattori variabili che possono influenzare in modo significativo la durata complessiva del cantiere. Comprendere questi elementi è fondamentale per avere aspettative realistiche e pianificare al meglio il lavoro.

Uno dei principali fattori è rappresentato dallo stato della muratura esistente. In edifici molto vecchi o con intonaci degradati, la rimozione del vecchio infisso può richiedere più tempo, così come l’adattamento del vano alla nuova struttura. Anche la presenza di vecchi controtelai in ferro può complicare l’operazione, richiedendo l’uso di utensili più invasivi o interventi murari aggiuntivi.

Anche la logistica di cantiere incide: in condomini senza ascensore o con accessi angusti, trasportare infissi ingombranti ai piani alti può rallentare il lavoro. Viceversa, in abitazioni con accesso diretto e ampi spazi di manovra, il cantiere può procedere più rapidamente.

Un ulteriore elemento è la stagionalità. Nei mesi invernali, le condizioni climatiche possono influenzare i tempi di posa, specie se si usano sigillanti o schiume che necessitano di temperature minime per aderire correttamente. Per questo motivo, molti installatori preferiscono eseguire interventi massivi nei mesi primaverili o estivi.

Infine, anche la scelta del tipo di infisso ha un impatto. I serramenti in PVC sono generalmente più leggeri e veloci da installare, mentre quelli in legno-alluminio o in alluminio a taglio termico richiedono più tempo per l’ancoraggio e la regolazione. Anche il numero di ante, l’integrazione con sistemi oscuranti (tapparelle, persiane, frangisole), o l’eventuale motorizzazione influiscono sui tempi finali.

 

  1. Normative, Incentivi E Detrazioni Aggiornate Al 2025

Parlare di sostituzione degli infissi senza affrontare l’aspetto normativo e fiscale significherebbe offrire un’informazione incompleta. Ad oggi, nel 2025, i principali strumenti di incentivazione sono l’Ecobonus al 50% e il Bonus Casa (anch’esso al 50%), entrambi con detrazione in 10 anni.

Il Superbonus 110% non è più disponibile per la maggior parte dei contribuenti, se non per casi particolari (interventi condominiali già avviati, soggetti vulnerabili o aree colpite da eventi sismici). Pertanto, per chi intende sostituire gli infissi oggi, l’opzione più accessibile è l’Ecobonus, valido a patto che gli infissi garantiscano un miglioramento delle prestazioni energetiche e rispettino i valori limite di trasmittanza termica (U) stabiliti dal DM 26/06/2015 e aggiornati con il DM 6 agosto 2020.

La trasmittanza massima consentita varia in base alla zona climatica, e va da 1,3 W/m²K nelle zone più calde fino a 1,0 W/m²K in quelle più fredde. Il rispetto di questi valori è essenziale per poter accedere alla detrazione. Inoltre, è obbligatoria la trasmissione della pratica all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

È bene ricordare che le detrazioni riguardano non solo l’infisso in sé, ma anche le spese accessorie: smontaggio e smaltimento del vecchio serramento, opere murarie strettamente connesse, costi di trasporto, manodopera e IVA. Attualmente l’IVA agevolata al 10% si applica sia sui beni significativi (gli infissi stessi) sia sulle prestazioni di servizi legate all’intervento.

Alcune aziende offrono ancora la possibilità di sconto in fattura o cessione del credito, ma queste opzioni sono ormai fortemente limitate e soggette a continue modifiche normative. È quindi sempre consigliabile consultare un tecnico abilitato o un consulente fiscale aggiornato.

 

  1. Come Pianificare Correttamente La Sostituzione Degli Infissi

Arrivare preparati all’intervento è il modo migliore per evitare ritardi e imprevisti. Il primo passo è affidarsi a un’azienda che segua un approccio chiavi in mano, con competenze non solo sulla fornitura degli infissi, ma anche sulla posa in opera secondo gli standard PosaClima o equivalenti. Una buona posa è il vero segreto della tenuta all’aria e all’acqua, oltre che della durabilità dell’intervento.

È fondamentale firmare un contratto dettagliato, che specifichi tempi, modalità, materiali e condizioni di pagamento. Un elemento importante da includere è la data stimata di consegna e la durata prevista dei lavori, così da poter organizzare la vita domestica e, se necessario, prevedere brevi spostamenti nei giorni dell’intervento.

Al momento della posa, è utile proteggere i mobili e i pavimenti con teli o coperture, anche se le squadre esperte lo fanno di prassi. Inoltre, è sempre consigliabile essere presenti almeno nella fase iniziale, per chiarire eventuali dubbi con il caposquadra e verificare che l’installazione avvenga come previsto.

Terminata la posa, è buona norma verificare il corretto funzionamento delle aperture, l’assenza di spifferi, la tenuta delle guarnizioni e la qualità delle finiture. Un’azienda seria fornirà anche un certificato di conformità e, se richiesto, una dichiarazione per l’invio all’ENEA ai fini della detrazione.

 

Conclusioni: Un Intervento Rapido, Ma Da Non Sottovalutare

In sintesi, la sostituzione degli infissi è un intervento che può essere eseguito in tempi relativamente brevi, ma che richiede una pianificazione attenta, la scelta di materiali adeguati e soprattutto l’affidamento a professionisti qualificati. In termini puramente esecutivi, sostituire una singola finestra richiede circa 2 ore, mentre per un intero appartamento i lavori possono durare da 2 a 5 giorni, a seconda della complessità e della logistica.

Ciò che fa davvero la differenza, però, è la qualità dell’installazione, che incide direttamente sulle prestazioni dell’infisso nel tempo. Con l’attuale quadro normativo e fiscale, l’intervento risulta ancora conveniente e, se ben progettato, permette un ritorno dell’investimento in pochi anni grazie al risparmio energetico conseguito.

Sostituire gli infissi, dunque, non è solo una questione di tempo, ma di valore aggiunto: estetico, funzionale, economico e ambientale.