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INSEGUITORI SOLARI MONOASSIALI E BIASSIALI


1) LE GRANDI CLASSI DI INSEGUITORI

Le due grandi classi di inseguitori solari sono rappresentate dagli inseguitori monoassiali e dagli inseguitori biassiali., che a loro volta presentano numerose possibili implementazioni.
Gli inseguitori fotovoltaici monoassiali sono dispositivi che "inseguono" il Sole ruotando attorno a un solo asse. A seconda dell'orientazione di tale asse, possiamo distinguere quattro tipi di di inseguitori: inseguitori di tilt, inseguitori di rollio, inseguitori di azimut, inseguitori ad asse polare. Gli inseguitori fotovoltaici biassiali hanno invece due assi di rotazione, solitamente perpendicolari fra loro. Grazie ad essi, e con l'ausilio di una strumentazione elettronica più o meno sofisticata, è possibile puntare perfettamente e in tempo reale i pannelli verso il Sole via via che si sposta sulla volta celeste, massimizzando l'efficienza dei pannelli solari. Esistono due tipi di inseguitori biassiali molto comuni, i quali si differenziano per la diversa orientazione degli assi di rotazione: quelli azimut-elevazione e quelli tilt-rollio.







2) INSEGUITORI ATTIVI E PASSIVI

Un'ulteriore classificazione degli inseguitori solari si ha in base al tipo di sistema che ne permette il movimento. In particolare, possiamo distinguere due grandi categorie: gli inseguitori attivi e gli inseguitori passivi. Gli inseguitori attivi sono messi in movimento da sistemi composti da motori elettrici con opportuni apparati di demoltiplica (per consentire movimenti molto lenti della struttura) ed eventualmente da attuatori lineari. Naturalmente, poiché i motori consumano energia, essi vengono utilizzati solo quando necessario, in modo non continuo. Gli inseguitori passivi, invece, sono messi in movimento da fenomeni fisici autonomi che non necessitano di energia elettrica, quali ad es. la dilatazione termica di un gas fluido compresso riscaldato dalla radiazione solare, che genera una pressione idraulica in grado di muovere la struttura che sorregge i pannelli solari. Si tratta quindi di sistemi di orientamento non precisi, adatti per i comuni pannelli fotovoltaici ma non per i sistemi a concentrazione.



3) INSEGUITORI ANALOGICI E DIGITALI

Possiamo distinguere due diversi tipi di inseguitori attivi, in base alla tipologia del comando elettronico che ne governa il movimento: gli inseguitori analogici e gli inseguitori digitali. In pratica, negli inseguitori analogici il comando in questione è prodotto sulla base delle informazioni fornite da sensori (ad es. fotodiodi) che individuano la posizione del punto più luminoso nel cielo. Il vantaggio di questo tipo di inseguitori "adattivi" è che possono essere molto precisi nel puntamento e non richiedono un preventivo allineamento degli assi della struttura. Negli inseguitori digitali, invece, il comando giunge da un microprocessore che, tramite dei dati in esso memorizzati, conosce in ogni momento la posizione del Sole nel cielo. Questo tipo di pilotaggio "automatico" - che presuppone un preventivo e preciso allineamento della struttura - garantisce una maggiore produttività, soprattutto nelle giornate di bassa radiazione solare a causa delle nuvole, quando l'orientamento basato sui sensori di luce è impossibile. 








4) GLI INSEGUITORI MONOASSIALI

Gli inseguitori fotovoltaici monoassiali sono dispositivi che "inseguono" il Sole ruotando attorno a un solo asse. A seconda dell'orientazione di tale asse, possiamo distinguere quattro grandi tipi di di inseguitori: inseguitori di tilt, inseguitori di rollio, inseguitori di azimut, inseguitori ad asse polare. Permettono di conseguire un incremento nella produzione di energia compreso fra il quasi 10% dei semplici inseguitori di tilt ed il 30% degli inseguitori ad asse polare. Pur essendo quelli più efficienti, gli inseguitori ad asse polare sono tuttavia raramente utilizzati a causa dell'elevato profilo esposto al vento. Gli un po' meno efficienti inseguitori di azimut necessitano, da parte loro, di spazi relativamente ampi per evitare il problema degli ombreggiamenti, che invece nel caso degli inseguitori di rollio è stato risolto con la tecnica del backtracking. Gli inseguitori di tilt, infine, non hanno questo tipo di problema e presentano il vantaggio di essere particolarmente economici non avendo servomeccanismi.
 


5) GLI INSEGUITORI BIASSIALI

Gli inseguitori fotovoltaici biassiali, a differenza di quelli monoassiali, hanno due assi di rotazione - uno principale e uno secondario - solitamente perpendicolari fra loro. Grazie ad essi, e con l'ausilio di una strumentazione elettronica più o meno sofisticata, è possibile puntare perfettamente e in tempo reale i pannelli verso il Sole via via che si sposta sulla volta celeste e seguirne quindi il moto diurno, massimizzando l'efficienza dei pannelli solari. Permettono di avere un incremento della produzione di energia del 35-40% rispetto agli impianti fissi, e dunque di almeno il 5% in più rispetto ai migliori inseguitori monoassiali, a fronte però di una maggiore complessità costruttiva. Esistono
due tipi di inseguitori biassiali molto comuni, i quali si differenziano per la diversa orientazione degli assi di rotazione della montatura: quelli azimut-elevazione e quelli tilt-rollio. Quest'ultimo è il tipo concettualmernte più semplice, in quanto rappresenta una sorta di "somma" di due inseguitori monoassiali, uno di rollio e di uno di tilt. 






         
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 IMPIANTI RESIDENZIALI: (1) FOTOVOLTAICI - (2) EOLICI

 ESEMPIO DI IMPIANTO FOTOVOLTAICO PER PICCOLA IMPRESA

 ESEMPIO DI IMPIANTO FOTOVOLTAICO INDUSTRIALE

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