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MOLTIPLICATORI SOLARI CON PANNELLI BIFACCIALI E NON


1) I MOLTIPLICATORI SOLARI

I moltiplicatori solari sono semplici sistemi a concentrazione solare caratterizzati da un incremento dell'energia prodotta non superiore al 100% (cioè con un fattore di concentrazione compreso fra 0 e 2X). Per realizzarlo, utilizzano pannelli fotovoltaici con la normale tecnologia al silicio accoppiati a specchi piani e ad un sistema di inseguimento (che può essere monoassiale o biassiale). Esistono vari modi di implementare l'idea degli specchi piani. I più comuni sono quelli di porli a contatto fra loro in mezzo a due file di pannelli - il che conferisce alla struttura una notevole stabilità - oppure ai lati esterni di tali file, con il vantaggio di poterne regolare l'inclinazione e di poterli aggiungere a strutture preesistenti non progettate allo scopo. L'incremento nella produzione di energia elettrica che così si ottiene è del 30%-40% in più rispetto all'energia prodotta dal sistema "pannelli + inseguitore" (l'energia prodotta da tale sistema, invece, dipende dal tipo di inseguitore utilizzato).     






2) I MOLTIPLICATORI CON PANNELLI BIFACCIALI

I pannelli bifacciali sono, fra i pannelli fotovoltaici al silicio tradizionali, quelli teoricamente più adatti per sfruttare al meglio le potenzialità offerte dalla "moltiplicazione solare". Essi hanno sul retro un vetro o una superficie trasparente al posto del supporto opaco standard, nonché elettrodi e contatti elettrici meno invasivi dal punto di vista della superficie occupata. Combinati con specchi piani posti nella parte sottostante della struttura in modo da "illuminarli" dal basso, e con un semplicissimo e stabile sistema di inseguimento monoassiale ad asse polare, permettono di generare il 50% di energia elettrica in più rispetto ai classici pannelli monofacciali fissi, e stagionalmente l'incremento può arrivare perfino al 75%: dunque si tratta, in pratica, di un concentratore 1,5 X. Parte di quest'energia in più è prodotta dall'inseguimento solare del tipo usato (che dà un incremento del 30%) e parte, appunto, dall'illuminamento del lato inferiore del pannello, che fa rendere a quest'ultimo fino al 20% di energia in più. 





3) I SISTEMI A BASSA CONCENTRAZIONE

I concentratori fotovoltaici a bassa concentrazione hanno un grado di concentrazione di 2-100 Soli. Per ragioni economiche, di solito impiegano celle al silicio di tipo normale oppure modificate, ed il flusso di calore è abbastanza basso, per cui le celle non necessitano di un sistema di raffreddamento attivo. Le leggi dell'ottica dicono che un collettore solare con un basso rapporto di concentrazione può avere un ampio angolo di ingresso della radiazione, per cui in alcuni casi non è necessario un sistema di inseguimento biassiale. Esistono vari tipi di sistemi fotovoltaici a bassa concentrazione. Il tipo più innovativo è rappresentato dai pannelli a concentrazione: supporti con lenti o piccoli riflettori parabolici che concentrano la luce solare su una piccola area, dove può essere convertita in elettricità da una cella solare. I tipi più semplici e tradizionali di sistema a bassa concentrazione, invece, sono costituiti dai "moltiplicatori solari", che possono essere usati con i pannelli FV classici o con pannelli bifacciali







4) GLI INSEGUITORI PER SISTEMI A CONCENTRAZIONE

Gli inseguitori solari, mentre per i pannelli fotovoltaici tradizionali rappresentano un "optional", sono fondamentali per gli innovativi sistemi o pannelli fotovoltaici a concentrazione, nei quali occorre che il Sole venga continuamente puntato e seguito affinché i suoi raggi possano essere opportunamente concentrati, ad es., da una sorta di specchio di forma parabolica o da un'apposita lente. Pertanto, tali pannelli necessitano di essere montati su un inseguitore mono- o bi-assiale, a seconda che la concentrazione avvenga lungo una o due dimensioni. Tuttavia, gli inseguitori utilizzati per i sistemi fotovoltaici a concentrazione devono essere molto più precisi: nei sistemi a bassa concentrazione, occorre che l'errore nell'inseguimento sia entro +/-2,0° affinché si produca il 90% della potenza elettrica nominale attesa (con i pannelli fotovoltaici tradizionali, invece, è sufficiente un errore di +/-5°), mentre nei sistemi ad alta concentrazione occorre che sia entro +/-0,1° per ottenere lo stesso risultato.  




5) LE GRANDI CLASSI DI INSEGUITORI

Gli inseguitori solari sono dei dispositivi che, attraverso opportuni movimenti meccanici, permettono di far "inseguire" il movimento apparente del Sole nel cielo - o almeno di far orientare in maniera favorevole rispetto ai suoi raggi - a un modulo solare: un pannello fotovoltaico, un pannello solare termico, un concentratore solare con riflettore o lenti, etc. Lo scopo è quello di massimizzare l'efficienza del modulo nella produzione di energia elettrica o termica. Gli inseguitori si possono classificare soprattutto in base a tre elementi: (1) il numero di assi e la loro orientazione (si parla quindi di inseguitori monoassiali di tilt, monoassiali di rollio, etc.), (2) il tipo di meccanismo di orientamento, (3) la tipologia di comando elettronico. Un inseguitore monoassiale permette una maggiore produzione di energia del 10-30% rispetto ad un impianto fisso, a seconda del tipo di montaggio e di movimento. Un inseguitore biassiale, invece, può permettere un incremento del 35-40%, a seconda dei diversi modelli.







         
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 IMPIANTI RESIDENZIALI: (1) FOTOVOLTAICI - (2) EOLICI

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 ESEMPIO DI IMPIANTO FOTOVOLTAICO INDUSTRIALE

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